Non ha pace la ragazza che ha richiato la vita per difendere l’amico
gay da una gang di teste rasate. Maria Luisa, la studentessa napoletana di 26 anni, ha ricevuto le minacce dei suoi aggressori. «Io conosco loro e loro conoscono me», aveva detto la ragazza dalla sua stanza di ospedale dove è stata ricoverata per tentare di salvare l’occhio gravemente ferito. Oggi l’intimidazione: «Ho incrociato uno dei miei aggressori e mi ha ancora una volta minacciata additandomi. Ho segnalato tutto ai carabinieri», racconta Maria Luisa.
Prosegue intanto la raccolta di firme per il presidente della Repubblica Napolitano affinché conferisca alla ragazza una riconoscenza al valore civile per il suo atto eroico in piazza Bellini. Ultima in ordine di tempo è arrivata la firma di Luciana Littizzetto. Il Premio Nobel Dario Fo ha fatto sapere che invierà una lettera a titolo personale al presidente. Sono decine le personalità della politica e dello spettacolo ad aver aderito all’iniziativa di Gay.it, Certi Diritti, I-Ken Onlus e Arcigay Napoli. Con loro anche migliaia di lettori che chiedono per Maria Luisa il più alto riconoscimento della Repubblica contro l’odio omofobico.
Firma l’appello per il presidente della Repubblica
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