Sta per uscire il libro scritto da Clemente Mastella dal titolo "Non sarò Clemente" e a parlare del libro sulle pagine del Corriere è Aldo Cazzullo che ne riprende alcuni passaggi salienti. Tra questi, alcuni ricordi della lunga carriera politica del leader dell’Udeur, che tanto tormento ha dato all’ultimo governo Prodi. Soddisfazione incredibile, per il cittadino più famoso di Ceppaloni, fu la telefonata del Papa che lo ringraziava per la sua ferma opposizione ai DiCo:
«Mi schierai per il no ai DiCo, le unioni tra omosessuali. Prodi arrivò a minacciare conseguenze sulla mia permanenza al governo: "O firmi anche tu per i DiCo, o te ne vai". Tenni duro. E un giorno mi arrivò una telefonata dal Vaticano. Mi passarono la segreteria del Santo Padre. Subodorai uno scherzo, e quando sentii quella voce dall’accento teutonico pensai a Fiorello. Ma poi mi convinsi che era davvero il Papa. Voleva esprimermi il suo apprezzamento per la mia posizione».
E non mancano neanche i tanti aneddoti, in una così lunga carriera di un ex democristiano, ex ministro, ex leader di un partito del centrosinistra e ora eurodeputato del PDL compreso quello secondo il quale «una giornalista famosa tentò di sedurmi e poi andò a dire in giro che ero gay» e quello che lo vuole tra i responsabili dell’elezione di Cossiga a Presidente della Repubblica: «nel voto preliminare dei parlamentari Dc – racconta Mastella – ebbe il 60% dei voti, ma io diedi la notizia che aveva avuto l’80».
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