Periferia di Matera. La notte tra il 13 e il 14 agosto. Quattro ragazzi, omosessuali, stavano tranquillamente parlando tra loro. La serata verrà presto interrotta da un branco di 10 persone, che ha iniziato a insultarli. I ragazzi non potevano nemmeno andarsene perché il gruppo omofobo gli bloccava ogni via di fuga con le loro auto. Così, gli otto maggiorenni e due minorenni del branco hanno potuto agire indisturbati, “sequestrando” per alcune decine di minuti i quattro, che non stavano facendo nulla di male.
Visto l’evolversi della situazione, i ragazzi hanno avvertito i Carabinieri che in pochi minuti sono arrivati e hanno bloccato il branco. Portati in caserma, sono stati identificati: sono tutti residenti a Matera.
RiSvolta Matera: “Occorre un lavoro nelle famiglie, nelle scuole e nei luoghi di incontro”
L’associazione RiSvolta di Matera ha riportato il fatto sulla sua pagina Facebook, annunciando che si mobiliteranno affinché vi sia un lavoro migliore nelle scuole, nei luoghi di incontro dei giovani e anche nelle famiglie per evitare che fatti del genere si ripetano. Campagne di informazione, soprattutto nelle scuole, è una delle possibili soluzioni per istruire i ragazzi al rispetto di tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dal colore della pelle.
RisSvolta lancia una frecciatina anche alla città di Matera:
E Matera diventa omofoba e violenta ed era … prevedibile. E’ facile dire che una città è tranquilla finchè la comunità LGBT è invisibile.
Questo è infatti un punto fondamentale, l’invisibilità della comunità nelle piccole città, che contribuisce al verificarsi di questi episodi, nell’indifferenza generale. L’associazione ringrazia poi i 4 ragazzi per aver voluto raccontare la storia, e i Carabinieri per essere intervenuti tempestivamente, prima che la situazione peggiorasse.
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