Igor, web designer 44enne di Milano, ha raccontato al Corriere come viveva all’interno del condominio, “assediato” dal vicino omofobo, che venerdì lo ha aggredito con una sega. “Non è esistenza, questa“: le parole di Igor, ripensando a quanto ha dovuto passare negli ultimi due anni. Due anni di terrore, che ha vissuto da prigioniero in casa sua. Ad essere perseguitati, erano lui e il suo compagno, ma anche i suoi parenti, gli amici che andavano a trovarli, chiunque entrasse nel loro appartamento.
Per proteggersi, aveva installato anche una telecamera fuori dalla porta di ingresso. Solo così poteva uscire con la sicurezza che Edoardo Pucci, l’omofobo ora in stato d’arresto, non lo stesse aspettando. Per essere più sicuro, Igor aveva sempre in tasca lo spray al peperoncino, che già avevo utilizzato contro l’aggressore. A gioire per l’arresto non sono solo Igor e il suo fidanzato, ma anche molti condomini. Tutti sapevano quel che faceva il 50enne, già accusato di stalking dalla sua ex fidanzata.
I trascorsi dell’aggressore omofobo di Milano
Pucci, in passato, non si era accanito solo verso la coppia gay. Aveva insultato anche una famiglia egiziana e un vicino di origine marocchina, che vivevano nello stesso condominio. E teneva sempre la porta dell’appartamento aperta per vedere chi entrava e usciva dal palazzo, aggredendo chi non gli andava a genio. Una vita povera e disperata, quella di Edoardo Pucci. Igor, invece, pacato e con un lavoro soddisfacente, ha già spiegato che non intende sporgere denuncia. E spiega anche il perché:
Lui non ha un lavoro, una casa di proprietà, una macchina, non ha nulla, e dunque finirà che, nel caso, dovrò rifarmi sui suoi poveri genitori e no, non mi va proprio. Non hanno responsabilità.
Nel condominio di Milano, ora si vive con meno angoscia. In particolare per Igor, che a causa di Pucci ha dovuto anche modificare i suoi comportamenti e gli orari, per evitare di trovarselo davanti senza nessuno che lo aiutasse. Sempre al Corriere, Igor ha affermato:
Questa è casa mia, nel quartiere mi trovo bene. In alcune circostanze, ho risposto per le rime a quell’uomo, sperando, ma sinceramente non troppo, che potesse servire… Invece niente, ha ricominciato come prima. Peggio di prima. Ha generato un clima di terrore nell’intero stabile. Una volta, in piena notte, è andato a bussare e a giurare vendetta alla porta di un signore marocchino che, a suo dire, aveva fatto baccano… Che cosa aveva davvero in testa Pucci venerdì? Beh, vedete un po’ voi… era appunto armato e urlava che mi avrebbe tagliato la gola e fatto a pezzi.
Le continue minacce, anche di morte, e la recente aggressione, per i Carabinieri che sono intervenuti confermano la premeditazione. Un punto s sfavore per l’uomo, e di cui il Tribunale terrà conto, per formalizzare il suo arresto.
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In galera e buttar via le chiavi...e la speranza Troveranno le attenuanti di problemi mentali , sicuramente perché è così che va le legge in questo stato.. Io sto con IGOR !