La battaglia del presidente statunitense Donald Trump nei confronti dei militari trans non trova il sostegno degli americani, che in gran parte lo danno proprio alla comunità transessuale. E in particolare a coloro che servono l’esercito USA. A dimostrarlo, è il sondaggio eseguito dall’Università Quinnipac, che ha condotta una ricerca sul mondo transessuale e l’esercito. Il binomio non era proprio tollerato dal tycoon, che già nel 2017 aveva provato a eliminare i militari trans, senza però riuscirci. Ha avuto successo nel suo intento invece nel 2019, quando un giudice ha dichiarato valida la sua decisione.
Dalla fine di gennaio, la Corte Suprema aveva infatti stabilito che Donald Trump avrebbe potuto procedere con la sua linea, e ordinare il divieto alle persone trans di far parte dell’esercito. Nonostante questa sua vittoria, il 70% degli americani non è d’accordo. Secondo una schiacciante maggioranza, quindi, i membri dell’universo T dovrebbero avere la possibilità di servire il Paese nelle forze armate.
Il divieto ai militari trans è una delle scelte più impopolari di Trump
Il sondaggio ha rilevato che tra tutte le decisioni prese dal presidente Trump, questa è quella che trova il minor consenso tra gli americani. Rispetto al 2017, gli oppositori al servizio militare accessibile anche alle persone trans era del 27%. Oggi, arriva solo al 22%. Sorpresa anche in casa repubblicana, dove solo il 40% si oppone. Tra i democratici, invece, il 94% è favorevole. In generale, l’operato di Trump come presidente degli Stati Uniti d’America è apprezzato solo dal 38% degli americani, mentre un buon 57% non è assolutamente soddisfatto.
“La decisione della Corte Suprema di consentire all’amministrazione Trump-Pence di istituire le loro pratiche carenti e discriminatorie mentre la protesta procede è deludente – i nostri fratelli meritano di meglio“. Questo il commento di Andy Blevins, direttore esecutivo di OutServe-SLDN, un’associazione dedicata al personale militare LGBT all’interno dell’esercito. “Non vediamo l’ora di continuare la nostra rappresentazione di questi patrioti orgogliosi e altruisti, e ricordando a questa Amministrazione che la politica militare non può essere definita da razionalizzazioni discriminatorie“.
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Ma il militare in fotografia è un trans? Non ci credo