Aveva proposto di sostituire sui moduli comunali le parole “Padre” e “Madre” con “genitore 1” e “genitore 2” . Dopo poche ore alla notizia sono arrivate le minacce su un social network. Camilla Seibezzi, consigliera comunale a Venezia, da pochi giorni titolare di una delega contro le discriminazioni istituita dal Sindaco Orsoni, è passata così in poco tempo da rivoluzionaria a minacciata. Il caso è stato denunciato agli uomini della Digos che si sono subito attivati per rintracciare gli autori delle minacce.
Piena «solidarietà e stima», da parte dell’Arcigay. Per il presidente nazionale Flavio Romani, «Le minacce di morte indirizzate alla consigliera del Comune di Venezia, Camilla Seibezzi sono l’inaccettabile esito di un clima d’odio fomentato apertamente dalla politica. Quello di Camilla Seibezzi è un provvedimento maturo, progressista, che ragiona sull’inclusione sociale e che sarebbe auspicabile, se non addirittura doveroso, in tutte le amministrazioni locali».
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