Sabato 27 luglio si terrà a Campobasso il Molise Pride, con partenza alle ore 16:00 da Piazza Vincenzo Cuoco. Ma a pochi giorni dall’evento, non si placa l’odio sui social.
Dopo la notizia della concessione del patrocinio da parte del Comune di Campobasso, a cui è andato il ringraziamento degli organizzatori, diversi deliranti commenti hanno inneggiato al rogo nei confronti dei manifestanti, da portare nei campi di concentramento. A denunciare quanto accaduto Luce Visco, Presidente di Arcigay Molise.
Ovviamente questo non ci fa paura e in piazza sabato saremo tantissimi a dimostrazione che l’amore non si odia. Segnaleremo il tutto sul sito della Polizia Postale, nella sezione specifica e invitiamo tutti a farlo (QUI LA PAGINA) perché chi augura morte e deportazione non può essere giustificato. Le isole Tremiti che fanno parte del patrimonio visivo della costa molisana, pur appartenendo alla Puglia, sono state il luogo del confino per gli omosessuali durante il fascismo. Per questo dedicheremo il ricordo di chi è stato deportato alle Tremiti e sterminato nei campi di concentramento durante la manifestazione, per ricordare che tali commenti non sono ammissibile.
“Da chiudere in un campo di concentramento“, ha scritto con tanto di faccina sorridente un utente, seguito da un altro che ha chiamato a gran voce un ‘falò’ per ‘queste persone malate‘.
“Facciamo appello alle Istituzioni“, ha concluso Visco. “Non solo al Comune di Campobasso che ha appena concesso il patrocinio, ma anche al Presidente della Regione Donato Toma che, seppur negando il patrocinio, si è mostrato vicino alla lotta all’omofobia nella lettera di risposta. Serve un segnale forte da parte delle Istituzioni, prendendo le distanze da chi odia“.
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