Delusione in Montenegro per la votazione sulla legge riguardante le unioni civili. Il testo ha avuto solamente 31 voti a favore, su un totale di 81. I contrari hanno deciso di astenersi dalla votazione, e a spostare l’ago della bilancia sono stati i partiti delle minoranze etniche, che nonostante siano nella coalizione di governo, hanno votato un secco no. Il primo ministro, Milo Đukanović, però, non ci sta, e ha annunciato che riproporrà il testo in autunno, più precisamente a ottobre. In questi mesi cercherà di trovare una quadra con gli altri partiti, ma non si sa se verrà modificata.
Una legge inclusiva, quella ideata dal governo del Montenegro, che prevede l’estensione dei diritti che hanno le coppie etero sposate anche a quelle arcobaleno. Come in Italia, però, è esclusa l’adozione. Quest’ultimo punto, proprio come successo nel nostro Parlamento, era stato eliminato per avere il voto anche da parte dei deputati contrari al testo. Ma a quanto pare, non è bastato.
Ma la popolazione del Montenegro è favorevole
Mentre all’Assemblea Nazionale il ddl sulle unioni civili ha ottenuto solamente il 46% di voti favorevoli, la popolazione ha un pensiero un po’ diverso. Per il 47% dei cittadini, infatti, i diritti della comunità LGBT non sono rispettati. Ma c’è anche un buon 45% a cui non piace vedere due uomini o due donne che si scambiano gesti d’affetto in pubblico.
Nonostante questi numeri, la società del Paese è piuttosto conservatrice. Al momento, i diritti civili si fermano a quelli base, garantiti da tutti i paesi più civilizzati, come la legalizzazione dei rapporti omosessuali, la non discriminazione sul posto di lavoro e nella fornitura di beni e servizi e il diritto di cambiare sesso e di entrare nell’esercito. L’odio però da parte della popolazione lo si è notato al pride del 2013 (il primo). La Polizia dovette intervenire per bloccare dei manifestanti omofobi, che volevano interrompere la parata. La comunità LGBT del Montenegro tornerà a sfilare il 21 settembre, per la settimane edizione del Crna Gora Ponosno (Montenegro Pride) a Podgorica.
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Vedremo se la cosa andrà in porto ma a naso penso che la macchina del fango del fondamentalismo religioso colpirà questo politico e magari, proprio com'è successo in italia, i primi ad abboccare a questa propaganda contro chi farà le unioni civili saranno proprio i gay, che stupidamente si metteranno a votare, per false speranze economiche e grazie alle fake news, gli stessi partiti votati dagli omofobi,