La commissaria europea non commenta – La commissaria europea alla Giustizia e ai diritti fondamentali Viviane Reding "non commenta" il voto avvenuto ieri alla Camera italiana
con cui è stata respinta la legge che introduceva l’aggravante per omofobia nei reati penali. Allo stesso tempo Bruxelles, pur non intervenendo come d’abitudine sui processi politici interni dei singoli paesi Ue, ricorda che "ogni stato membro si è comunque impegnato a lottare contro la discriminazione e l’omofobia", un principio chiave che è contenuto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. "L’omofobia è una violazione evidente della dignità umana ed è incompatibile con i principi su cui è fondata l’Ue", ha affermato la stessa Reding in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, sottolineando che per questo l’Ue è "pienamente impegnata" a combatterla ovunque "qualora rientri nella nostra sfera di competenze". "Ancora, tristemente, persone lesbiche, gay, bisex e transgender in Europa sono ancora troppo spesso vittime di eslcusione, discorsi e crimini di odio, dicriminazioni e altre forme di intolleranza", ha ricordato la commissaria Ue. La legislazione Ue, pur essendo "uno dei nostri strumenti più potenti" per combattere l’omofobia, "da sola non è sufficiente", ha ammesso la Reding. La maggior parte delle competenze legislative in questo ambito, soprattutto in materia di giustizia, resta infatti nelle mani degli stati membri. Ed è per questo che Bruxelles "sostiene" diverse iniziative attraverso l’Europa per migliorare la sensibilita’ al problema e allo stesso tempo favorisce lo "scambio delle pratiche migliori nelle politiche pubbliche che combattono la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere a vari livelli".
Il quotidiano dei vescovi – Il quotidiano della Cei, Avvenire, plaude al no della Camera alla legge sull’omofobia, sottolineando "la incostituzionalità" di una "legge
speciale". "In Italia – scrive in un editoriale il direttore Marco Tarquinio (in foto) – abbiamo leggi a sufficienza per combattere violenze e discriminazioni. Basta solo decidersi ad applicarle – con rigore, continuità e in perfetta aderenza ai valori di riferimento di Costituzione e ordinamento – per affermare che la nostra civiltà è basata sul rifiuto di ogni forma di intolleranza e sulla piena tutela della dignità e della sfera personale di ciascuno tanto quanto sul giusto rispetto della libertà di pensiero e di opinione". Malgrado le "sirene di una propaganda avvolgente" il vero obiettivo della legge, "lungo la traccia di operazioni già riuscite altrove", era diverso da quello affermato dai promotori: "Non solo e non tanto introdurre una speciale forma di protezione per una categoria di persone specialmente a rischio, quanto piuttosto affermare politicamente e normativamente una ‘super-normalità’ delle persone omosessuali attraverso la formalizzazione di una esemplare eccezione. Un tentativo sbagliato due volte, perchè avventato sul piano giuridico e controproducente sul piano dell’impatto sociale". Al nostro Paese, conclude Tarquinio, serve solo una cosa: "Leggi uguali per tutti".
Sondaggio Sky – Il 68% dei partecipanti alla domanda del giorno di Sky Tg24 è favorevole a pene più severe per reati commessi contro i gay. Per il restante 32% dei votanti invece non sarebbe necessaria una legge contro l’omofobia in Italia.
Le foto dei deputati – Il Mamamia, il
note locale di Torre del Lago, esporrà nel prossimo weekend nomi, cognomi, fotografie ed indirizzi email dei deputati toscani che hanno votato ieri alla Camera a favore delle pregiudiziali di costituzionalità sulla proposta di legge contro la violenza omofobica proposta dalla parlamentare del PD Anna Paola Concia, che proprio sabato era stata ospite del locale torrelaghese. "Intendiamo così manifestare – annuncia Alessio De Giorgi, proprietario del locale – la nostra più forte indignazione per quei deputati toscani che hanno deciso di affossare una legge che, con tutto il rispetto per quel paese, pure l’Albania si è data qualche mese fa: una legge contro la violenza ed i crimini d’odio nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che è una sorta di "minimo vitale" per la minoranza omosessuale, al pari di tutele già garantite in Italia ad altre minoranze, fra cui quella etcnica e religliosa".
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