A partire da maggio i matrimoni tra omosessuali saranno legalizzati in Nepal e per organizzare le cerimonie ai piedi dell’Everest è già pronta un’agenzia, la Pink Mountains (ma la traduzione che ricorda vagamente la cima italiana è solo casuale), fondata da Sunil Babu Pant, membro del partito comunista e icona gay della politica nepalese, che è anche uno dei cinque membri dell’assemblea costituente. Le celebrazioni si terranno al campo base sul versante sud della montagna più alta del mondo, allestito a quota 5.380 metri.
La notizia è riportata dal sito montagna.tv. L’obiettivo di Pant è di utilizzare la legge per attrarre in Nepal nuovi turisti. La Pink Mountain, che organizza viaggi romantici e originali per coppie gay, ha elaborato la proposta del matrimonio gay al campo base dell’Everest, oltre ad altri pacchetti che organizzano nozze in zone montane del paese, con cortei a dorso di elefante e lune di miele all’insegna del lusso. «I gay non sono ben accetti – ha detto Pant al Daily Telegraph nei giorni scorsi – nella maggior parte dei paesi asiatici. Noi potremmo trarre beneficio dalla nostra apertura, attraendo turisti e avvantaggiando la fragile economia nepalese. Il Nepal vuole aumentare il suo numero di turisti da 400.000 a un milione e questo settore potrebbe dare un forte contributo al raggiugimento dell’obiettivo». A febbraio a Kathmandu si svolgerà inoltre l’Asian Gay Symposium proprio con l’obiettivo di promuovere il turismo omosessuale in Nepal.
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