Un evento storico è appena accaduto nelle forze armate degli Stati Uniti: il Senato ha confermato il primo capo dell’Esercito apertamente omosessuale. La candidatura di Eric Fanning era rimasta molto tempo in sospeso a Capitol Hill (ben otto mesi), per poi essere accettata dall’amministrazione Obama e confermata in seguito dagli organi istituzionali.
L’uomo ha 47 anni e ha già ricoperto diversi incarichi al Congresso e al Pentagono: il più importante prima è stato quello di sottosegretario per l’Air Force e si è da sempre distinto per le sue capacità e il suo valore. “Eric è uno degli ufficiali più preparati, dedicati e cono più esperienza del nostro Paese e sono sicuro che sarà eccezionale”, afferma Ashton Carter, Ministro della Difesa.
Il motivo del blocco durato otto mesi per fortuna non è di matrice omofobica: il senatore repubblicano del Kansas Pat Roberts infatti era contrario alla decisione di Obama di chiudere una prigione americana a Guantanamo e per questo aveva bloccato il via libera del Senato. Il Dipartimento della Difesa ha poi assicurato che nessuno sarebbe stato portato in strutture del Kensas e quindi Roberts è tornato sui suoi passi.
La nomina assume le connotazioni di un traguardo se si pensa che fino a cinque anni fa, per il provvedimento “Don’t ask, don’t tell” (comunemente abbreviato con”DADT”) risalente al governo di Bill Clinton, era vietato a membri del corpo militare LGBTI di parlare della loro sessualità in modo aperto. Grazie ad una rettifica, dal 2011 il provvedimento è stato abolito e da allora c’è stato un progressivo aumento di inclusione e tolleranza delle persone omosessuali e transessuali nell’esercito.
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