Sono passate tre settimane da quando il giornalista Dan Savage e il marito hanno lanciato la campagna video "It gets better". Il messaggio che si vuole diffondere è appunto "Andrà meglio", nel senso che dopo la fase adolescenziale in cui gay e lesbiche sono costretti a subire atti di bullismo dai compagni di classe, la vita fuori di lì sarà migliore.
Quando il suicidio di Billy Lucas, 15 anni, ispirò "It gets better", Savage non immaginava che addirittura il presidente Obama e il segretario di Stato Hillary Clinton potessero postare su Youtube un proprio video. Prima di loro sono arrivati i messaggi di cantanti, attori, blogger, personaggi famosi gay e etero, addirittura i dipendenti di Google, tutti insieme per recapitare agli adolescenti il messaggio che andrà meglio. Il piccolo Billy quel giorno venne sospeso da scuola dagli insegnanti perché rispose male ai compagni che per l’ennesima volta lo stavano bersagliando con parole non proprio gentili.
«Mi sarebbe piaciuto parlare con lui e dirgli che "it gets better"», spiega Savage. «Ma se per Billy ormai è troppo tardi, è possibile dire a tutti quelli che sono nella stessa sua situazione che la vita non è quella scolastica. Di aspettare; di trasferirsi in città più grandi e meno bigotte di quelle in cui si trovano a vivere; che un giorno lasceranno quelle famiglie ultrareligiose per andare a vivere da soli e che da lì sarà tutta un’altra vita».
Non a tutti però è piaciuta l’idea di Savage e della sua campagna. I critici di "It gets better" trovano il suo messaggio troppo rigido. L’aggressione alle piccole città, soprattutto, ai principi religiosi e al bigottismo non è piaciuto a chi pensa che le stesse cose potessero essere dette in altri modi, senza offendere nessuno: né le piccole comunità né le religioni.
Per fortuna le adesioni alla campagna aumentano e sono previsti nuovi videoappelli nei prossimi giorni. Anche se, purtroppo, non sembra arrestarsi l’ondata di suicidi dei Billy Lucas sparsi per l’America. Altri due nell’ultima settimana. Corey Jackson, 19 anni, studente dell’Oakland University del Michigan: impiccato. Terrel Williams, 17 anni, Clover Park High School di Los Angeles: impiccato. Entrambi erano stati presi di mira da un gruppo di compagni per la loro omosessualità e Williams si era beccato pure un mattone in fronte nell’ultimo attacco. Il compagno sedicenne ha aperto una sorta di memoriale in suo ricordo su Twitter. E’ la morte ai tempi di internet.
Con "It gets better" molti personaggi famosi possono entrare nelle scuole, nelle case, nelle vite dei teenager. È la militanza gay ai tempi di internet. Comoda, veloce, efficace. Speriamo utile.
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