Per la prima volta a Pisa, è stata eseguita lo scorso 12 marzo un’operazione tecnicamente denominata "di conversione androginoide", ovvero per la riassegnazione del genere da maschio a femmina.A sottoporsi all’intervento, eseguito presso l’unità di Chirurgia diretta dal Professor Miccoli dall’equipe guidata dal Professor Girolamo Morelli, è stata una trans toscana di 42 anni che vive nell’hinterland fiorentino, dove svolge un lavoro che ha tenuto a definire "normale", e che ha preferito mantenere l’anominimato.
Laura, come l’hanno chiamata i media locali, ha raccontato di essere felice e che a condividere la sua felicità c’è il suo compagno, un uomo di 43 anni. "Sono nata un’altra volta – ha raccontato ai giornalisti -. Adesso il mio compleanno è il 12 marzo". Accanto a Laura, in questo momento particolarmente importante, c’è tutta la sua famiglia, ovvero la madre, le sorelle, oltre al compagno con cui ha una relazione da due anni.
"Si tratta di una chirurgia molto sofisticata – ha dichiarato il professor Morelli – che coinvolge la chirurgia plastica e quella urogenitale. Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’intervento. Anche la paziente, che prima di sottoporsi all’intervento ha seguito un percorso di tipo psicologico e farmacologico per due anni, lo è. Il ricovero è durato una sola settimana e adesso stiamo per sottoporla al primo controllo".
Al momento, ci sono altre quattro persone in lista d’attesa presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana per lo stesso tipo di intervento e arrivano da Firenze, Roma, Trieste e Livorno.
E mentre per la città toscana questa è stata la prima volta, i centri in tutta Italia in cui si eseguono più interventi per la riassegnazione del genere sono quelli di Napoli, Bari, Roma, Bologna, Trieste e Torino.
"Speriamo di poter eseguire uno di questi interventi al mese – ha dichiarato il chirurgo -, compatibilmente con le altre patologie di cui ci occupiamo regolarmente".
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