Per Pete Buttigieg la corsa verso la Casa Bianca sta continuando senza sosta. Lui è il candidato democratico, gay dichiarato e sposato con un insegnate di liceo, che sta cercando di farsi strada nell’insidioso campo minato della politica americana. Non sarà facile per il veterano ed ex sindaco di South Bend riuscire ad emergere in un contesto sociale in pieno movimento. Tanti però sono i suoi sostenitori, persino un ragazzino di nove anni. Il giovane che ha partecipato insieme alla sua famiglia a un comizio elettorale nella città di Denver, ha inviato una lettera molto toccante a Pete Buttigieg. Il candidato di fronte la folla, nel leggere il messaggio, ha impartito una grande lezione sul coming out e sull’importanza di accettare se stessi.
‘Grazie per essere così coraggioso. Mi aiuteresti a dire al mondo che sono gay?‘, scrive Zachary Ro. ‘Voglio essere coraggioso quasi quanto te‘. La notizia è stata riportata dalla CNN e tutto si è svolto durante il comizio di sabato 22 Febbraio.
Non pensare che io sia bravo a elargire consigli. Alla tua età sei già piuttosto coraggioso. Ho impiegato molto tempo per capire chi fossi e per uscire allo scoperto con il mio migliore amico, figuriamoci per dire al mondo che sono gay. La prima cosa che bisogna fare è conoscere se stessi e accettare chi sei veramente. Perchè quando raggiungi questa consapevolezza, tutto il mondo intorno a te smetterà di girare. Non vivrai più nel caos. Quando stavo cercando di capire chi fossi, avevo paura che il mio gesto non avrebbe potuto fare la differenza. All’inizio non lo volevo farlo, ma poi ho ceduto. Non capirai mai se è il momento giusto, per te e per gli alti, di uscire allo scoperto ma sarà comunque una grande liberazione.
Durante il comizio però, al di là di questa lezione sul coming out, in molti hanno criticato Pete Buttigieg per le sue posizioni poco chiare in merito ai diritti per le persone LGBTQ. Cosa che Elizabeth Warren non ha fatto dato che, fin da subito, è stata cristallina nello spiegare le sue intenzioni in merito a cure sanitarie e nell’istituire centri antiviolenza per le donne di colore e transessuali.
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