In America è lui, l’uomo del momento. Almeno tra i democratici. Il 37enne Pete Buttigieg, sindaco di una piccola cittadina dell’Indiana, ex militare in Afghanistan, dichiaratamente gay e sposo di Chasten Glezman. Giorni fa, poco dopo aver annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2020, Pete ha abbracciato e baciato l’amato marito sul palco. Un’immagine presto diventata virale, incredibilmente attaccata dal vicepresidente in carica Mike Pence, omofobo conclamato.
A chi gli chiedeva se ritenesse l’omosessualità un peccato di Dio, Pence è stato categorico: «Sono un cristiano che crede nella Bibbia. Deduco la mia verità dalla parola di Dio». «Penso che Pete abbia un problema con il Primo Emendamento. Tutti noi in questo Paese abbiamo il diritto di professare la nostra religione».
Donald Trump, attuale Presidente, ha invece iniziato a fare ipotesi sulle future elezioni, dalle onde radio di SiriusXM. Il tycoon prevede un duello con il senatore Bernie Sanders o con l’ex vicepresidente Joe Biden, che in realtà non ha ancora ufficializzato la propria candidatura, ma si è detto pronto a sfidare “il sindaco dell’Indiana”, senza mai menzionare Buttigieg.
“Penso che mi piacerebbe correre anche contro di lui”, ha confessato Trump, lanciando di fatto la volata a Pete, fino a poche settimane fa sconosciuto al mondo. Eppure Buttigieg ha raccolto oltre 7 milioni di dollari per la propria campagna, in meno di un mese, volando nei sondaggi. Trump, al momento, parrebbe non avere rivali, con un solo repubblicano che si è ufficialmente candidato alle primarie del partito, ovvero l’omofobo Bill Weld, del Massachusetts.
Nei giorni scorsi Buttigieg è tornato a parlare della propria omosessualità, e delle enormi difficoltà incontrate nell’accettarsi completamente, soprattutto da adolescente: «Ci sono state volte nella mia vita in cui avrei tagliato con un coltello quella parte di me che mi rende gay. Se mi avessero offerto una pillola per diventare eterosessuale, l’avrei ingoiata prima che qualcuno avesse il tempo di offrirmi un goccio d’acqua». Proprio la fede avrebbe aiutato Buttigieg ad accettarsi, dichiarandosi all’età di 33 anni: «Questo è quello che vorrei che tutti i Mike Pence del mondo capissero. Che se hanno un problema con chi sono io, hanno un problema con il mio creatore».
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