La campagna è uscita da un bel pò, tant’è che l’immagine era stata la "Foto del Giorno" di Gay.it già lo scorso 13 marzo, ma le polemiche sono scoppiate proprio a ridosso di questa Pasqua quando ad accorgersi della pubblicità gay-friendly (che vedete nell’immagine qui sopra) del noto mobilificio svedese Ikea è stato il sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi, non nuovo ad invettive contro le coppie gay.
Giovanardi ha ottenuto il sostegno politico dell’onorevole Giorgio Merlo, deputato del Pd, il quale, a sua volta ha provocato la reazione della sua collega di partito Paola Concia che oggi fa sapere che quelle di Merlo sono "affermazioni che non rappresentano il Pd".
Ma andiamo con ordine e partiamo da Giovanardi. Sabato scorso, alla vigilia di Pasqua, il sottosegretario intervistato da Klaus Davi per KalusCondicio, aveva dichiarato: " (Lo spot Ikea, ndr) Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto". "Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno – aveva precisato Giovanardi -. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio. A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città".
Naturalmente, dichiarazioni di questo genere non potevano che suscitare le reazioni della comunità lgbt e delle associazioni. Ma a difendere Giovanardi si era alzata una voce che forse in molti non si aspettavano di sentire, non fosse altro che per la sua appartenenza politica.
"Un conto è denunciare il fallimento del Governo sulle politiche per la famiglia e per l’infanzia – aveva scritto su Facebook l’onorevole torinese del Pd Giorgio Merlo -. E’ appena sufficiente ricordare il pesante taglio deciso dal Governo Berlusconi a favore delle famiglie italiane. Altra cosa, invece, è ricordare e custodire il valore costituzionale della famiglia. Su questo terreno il sottosegretario Giovanardi ha ragione. Senza se e senza ma. E il messaggio pubblicitario dell’Ikea va denunciato. Almeno per chi crede nel valore costituzionale della famiglia". Una presa di posizione netta e che non lascia spazio a interpretazioni.
Ed oggi arriva la risposta di Paola Concia, relatrice del disegno di legge contro l’omofobia e reduce da pochi giorni da un’aggressione avvenuta mentre, camminando per le strade di Roma, teneva per la mano la sua compagna Ricarda.
La deputata affida la sua risposta a Facebook e scrive: "Carissimi, a proposito delle affermazioni dell’on. Giorgio Merlo in difesa di Giovanardi voglio dire che non solo sono sbagliate ma raccontano una idea di società che combatto quotidianamente. Sono affermazioni che non rappresentano il PD. Nel PD siamo in tantissimi a dire il contrario di quello che Merlo dice e siamo la stragrande maggioranza. Sostenete noi, come avete fatto in questi giorni!".
A quanto pare, non è stato sufficiente che Paola Binetti e i suoi seguaci di corrente uscissero dal Pd perché il più grande partito di centrosinistra si liberasse di posizioni omofobe. Che l’affermazione di Paola Concia lasci intravedere un’altra spaccatura nel Pd sui temi dei diritti delle persone lgbt?
Intanto, in risposta alle posizioni espresse da Giovanardi, è stato organizzato un flash mob davanti al punto vendita Ikea di Bufalotta-Roma Nord per un "bacio libero". L’appuntamento è per sabato 30 aprile alle 15, si legge sulla pagina Facebook del flash mob, sulla quale gli organizzatori annunciano: "entreremo poi mano nella mano nel negozio. Noi ci riconosciamo in un’idea di famiglia fondata sull’affetto, sulla solidarietà e sulla scelta di stare insieme e per questo saremo sabato 30 aprile davanti all’Ikea di Porta di Roma, a scambiarci un bacio che simboleggia quella scelta e quella solidarietà di tutti e per tutti". Un sostegno critico a Giovanardi, arriva da Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart, che ha spiegato che "possiamo condividere le osservazioni del sottosegretario Giovanardi sulla pubblicità di Ikea". "Ma la famiglia è messa molto più in pericolo dalla tv commerciale – spiega Borgomeo -, che fa un’opera di demolizione quotidiana, più subdola e che alla fine ha un effetto molto più pervasivo". "Sono anni che la tv, soprattutto quella commerciale – conclude – ridicolizza il concetto di famiglia come unione stabile tra un uomo e una donna. Su questo vorremmo sapere che cosa ne pensa il sottosegretario Giovanardi".
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