Varsavia ha inaugurato un arcobaleno ‘indistruttibile’.
Un monumento LGBT che nel 2015 venne bruciato, perché fatto con i fiori, suscitando indignazione globale. Anche per questo motivo sabato scorso, poco prima del Varsavia Pride, è letteralmente risorto, ma senza possibilità alcuna di venire intaccato.
Il nuovo arcobaleno è di fatto un’ologramma, che prende vita su una nuvola di vapore. “Questo arcobaleno rappresenta l’inizio di una più ampia campagna di sensibilizzazione sui diritti LGBT”, annunciano le associazioni polacche, applaudendo il “simbolo indissolubile di amore, pace, diritti LGBT e uguaglianza”.
Ola Muzinska – presidente di Love Does not Exclude Association – ha dichiarato al The Telegraph: “Il nostro messaggio è: l’amore è amore, nei prossimi anni vogliamo portare il maggior numero possibile di persone nel movimento“. In Polonia è ancora alto il livello di omofobia, come rimarcato da alcuni inquietanti sondaggi. Il 70% dei polacchi riterrebbe il sesso gay ‘moralmente inaccettabile’. E non è tutto.
Secondo la classifica dei Paesi europei più omofobi, stilata dall’International Lesbian, Gay, Trans and Intersex Association, la Polonia si trova al 2° posto.
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