La Polonia ora va contro l’educazione sessuale. Con l’approvazione di questa legge, non si potrà più parlare di sessualità nelle scuole. L’educazione sessuale e pedofilia sullo stesso, secondo il testo in discussione. E gli insegnanti che non rispetteranno la censura saranno condannati a 5 anni di carcere. La Camera bassa ha già discusso e approvato la proposta di legge. Oggi invece inizieranno i lavori al Senato. A fare pressioni, è il governo, che sta spingendo il Parlamento a concludere l’iter definitivamente.
Ma la legge non si ferma all’eliminazione dell’educazione sessuale nelle scuole. Infatti, questo insegnamento verrà sostituito in altre lezioni riguardanti la famiglia tradizionale, i valori culturali polacchi (altamente conservatori) e una ferma opposizione alla pratica dell’aborto. In questo modo, naturalmente, le coppie LGBT verranno ancora una volta dipinte come il male, innaturali. Difatti, se questa legge venisse approvata, non solo giornali e televisioni dipingerebbero la comunità LGBT come un pericolo per il Paese intero, ma anche le scuole. Contribuendo a costruire una mentalità omofoba fin da piccoli. Creando inevitabilmente gravi disagi in coloro che col passare degli anni capiranno di non essere eterosessuali.
Anche l’educazione sessuale vietata in Polonia: va contro i valori tradizionali
A denunciare questa novità, è Rèmy Bonny, un politologo e attivista LGBT belga. Il suo lavoro è quello di viaggiare nei Paesi più conservatori, vivendo da vicino la repressione che le istituzioni portano avanti nei confronti dei diritti civili e in particolare della comunità LGBT.
In occasione delle presidenziali in Polonia, ha seguito le settimane antecedenti al voto. Da quanto ha riportato, conferma che questa proposta di legge in via di approvazione è solo la continuazione della campagna anti LGBT che il governo intende portare avanti, indipendentemente dalle denuncia delle varie associazioni. Anche la televisione nazionale, ad esempio, nel corso della campagna elettorale era visibilmente schierata a favore del candidato di destra, fino a pubblicare il 9 ottobre un documentario contro le persone omosessuali.
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Ma che sorpresa? I cattolici e la destra che dovrebbero difendere l'Europa ne stanno facendo di strada: 1) si cominciò con : GLI ISLAMICI SONO TERRORISTI 2) si passò a: I MIGRANTI STUPRANO LE NOSTRE DONNE 3) ora: I GAY SONO PEDOFILI Sono falsità, nella migliore delle ipotesi indebite generalizzazioni. Beh ora, dopo che per anni siamo, gay compresi, andati dietro a questi pazzi, ora che siamo noi gay i nemici pubblici dei cattofascisti, che vogliamo fare?