A pochi mesi dalle europee ha preso vita in Polonia Wiosna (Primavera), nuovo partito progressista fondato da Robert Biedron, primo politico polacco dichiaratamente gay.
Nel 2016 insignito dell’Ordine nazionale al merito francese per la sua lotta per i diritti delle minoranze sessuali e ufficialmente fidanzato con Krzysztof Śmiszek dal lontano 2002, Biedrón ha rotto gli indugi, promettendo una politica più orientata alla natura etica e sociale.
Aborto su richiesta fino alla dodicesima settimana e separazione dello Stato dalla Chiesa, ma anche il riconoscimento delle unioni civili, la lotta all’omofobia, la chiusura delle miniere di carbone entro il 2035, una pensione minima per tutti da 1600 zloty (380 euro), la parità salariale tra uomini e donne e la diffusione di internet gratis in tutto il Paese. Smieszek, suo compagno, andrebbe invece a gestire una commissione di giustizia e riconciliazione per punire i politici che hanno violato lo stato di diritto. Wiosna (Primavera) si presenta di fatto come “terzo polo” tra il partito conservatore al governo, Diritto e giustizia (Pis), e il centrista Piattaforma Civica (Po), che al momento si trova all’opposizione. Sondaggi alla mano, potrebbe ottenere un più che apprezzabile 6,4 per cento alle imminenti europee.
Iniziatore della Campagna Contro l’Omofobia (Kampania Przeciw Homofobii), di cui è stato il presidente dal 2001 al 2009, Biedroń è dal 2014 sindaco di Słupsk.
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