Anche il Principe Harry e la moglie Meghan Markle hanno voluto celebrare il Pride Month. Ricordando non solo i pride che in questo mese coloreranno le strade di molte città in tutto il mondo, ma anche la madre Lady Diana (molto vicina in particolare ai malati di AIDS) , il principe e duca di Sussex ha voluto ancora una volta mostrare il suo sostegno alla comunità LGBT britannica. Ricorrendo ai social, e in particolare a Instagram.
Continuando la nostra tradizione di ruotare gli account che seguiamo in base alle cause e alle questioni sociali che ci stanno a cuore:
Per il mese di giugno brilla “con orgoglio” una luce su PRIDE.
Questo mese rendiamo omaggio agi account che sostengono la comunità LGBTQ+ – i giovani e gli anziani, le loro famiglie e i loro amici, resoconti che riflettono sul passato e sperano in un futuro meritatamente più inclusivo.
Siamo con voi e vi sosteniamo.
Nella foto, ci sono varie immagini relative ai pride, con bandiere arcobaleno, abbracci, e anche una foto in cui compare Diana con un malato di AIDS. Taggati, poi, gli account di varie associazioni LGBT inglesi. Harry, così, continua l’impegno solidale della madre. Impegno, poco tempo fa, che ha dimostrato con il suo appoggio alla comunità Trans e in particolare ai bambini.
I commenti ,positivi e negativi, al post sul Pride Month
Tra chi ha commentato l’immagine sul Pride Month, ci sono molte associazioni LGBT. Tra cui It Gets Better, The Trevor Project, Matt Sheppard fdn… e Tom Daley. Il campione olimpico britannico ha apprezzato il post e ha commentato: “Questo è semplicemente fantastico“.
Ma tra i sudditi di Sua Maestà c’è anche qualcuno che non ha apprezzato.
Non ha più senso avere una famiglia reale se non si è in grado di sostenere alcun senso della tradizione. Si stanno semplicemente eliminando. La successione alla fine diventerà irrilevante in una società moderna con questi atteggiamenti.
Leggi di più la Bibbia. Sono triste nel vedere questo.
Addirittura, uno a chiesto che la coppia Harry – Meghan venga spogliata dei titoli reali, per punirli del messaggio politico che hanno voluto dare.
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