Un fucile da soft air, qualche videocamera montata sulla canna e le strade di Verona come campo di battuta. Vittime predilette di un gruppo di violenti studenti universitari originari di Villafranca le trans che calata la notte popolano le strade della città. Autori delle scorribande a base di proiettili di gomma, quattro ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Ad incastrarli i video girati da loro stessi che non lasciano spazio ad interpretazioni. Agli inquirenti hanno spiegato che volevano divertirsi un po’. Ma le scorribande notturne sono costate care alle loro vittime, le trans contro cui, avvicinandosi con l’auto, esplodevano raffiche di proiettili di gomma. Adesso, il ragazzo che guidava l’auto da cui venivano sparati i colpi e quello che imbracciava il fucile dovranno rispondere di lesioni, mentre degli altri componenti del gruppo gli inquirenti stanno valutando le posizioni.
Sono state le denunce delle vittime a permettere agli inquirenti di risalire agli autori dei raid. La trans che ha sporto denuncia è stata colpita alla testa e al torace. Verona, giovani sparano ai trans dall’auto in corsa: “Non ho più capito nulla, sono diventata una furia e sono salita in auto per rincorrerli – ha raccontato al Corriere Veneto-. Non avevo bene idea di cosa avrei fatto. Inizialmente avevo pensato di inseguirli per prendere il loro numero di targa e comunicarlo alla polizia. Ma una volta al volante ho avuto l’istinto di schiacciare il pedale dell’acceleratore: li volevo fermare”. Un’altra trans, vittima dello stesso raid, ha raccontato di avere subito un episodio simile la scorsa estate, probabilmente dalle stesse persone perché la macchina da cui sono partiti i colpi sembrerebbe essere la stessa.
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