L’11 e il 12 giugno prossimo si ricorderanno inevitabilmente le 49 vittime del Pulse, discoteca LGBT di Orlando in cui nell’estate del 2016 Omar Seddique Mateen fece una strage di innocenti.
Vittime dell’odio omofobo che la città intera non ha mai dimenticato. Luogo, il Pulse, che a partire dal 26 febbraio diventerà memoriale provvisorio. La fondazione onePULSE ha presentato un’inedito spazio da dedicare ‘alle famiglie, ai sopravvissuti, ai primi soccorritori e alle migliaia di persone che ogni anno arrivano ad Orlando per rendere omaggio alle vittime di quella strage‘, in attesa dell’annunciato memoriale permanente.
Il memoriale temporaneo avrà posti a sedere, alberi e zone ombra, all’interno di un’area tranquilla in cui poter ricordare e piangere i defunti. Una passerella arcobaleno costeggia invece la discoteca. Tutto ciò che è stato lasciato in questo anno e mezzo, tra biglietti, foto, candele e ricordi di vario tipo, sarà incluso nel memoriale futuro, realizzato altrove.
“Il 12 giugno 2016 è stato un giorno storico per la storia di Orlando”, ha dichiarato Pam Schwartz, capo curatore del memoriale. “Ci impegniamo a garantire che le vite perse, tutte le persone colpite e l’affetto dei cittadini non vengano dimenticati. Useremo la massima cura e sensibilità nel preservare gli oggetti che sono stati così amorevolmente creati e portati fin qui – saranno integrati dalla fondazione PULSE che sta lavorando al museo“.
“Ci spostiamo per creare un memoriale permanente” ha aggiunto la direttrice esecutiva della PULSE Foundation, Barbara Poma. “Ma conosciamo anche l’importanza di garantire alle famiglie, ai sopravvissuti, ai primi soccorritori e alla comunità un posto dove riflettere su quello che è successo”
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