‘QUELLA PUBBLICITÀ NON È GAY’

Su Gay.it l'intervista a Oliviero Toscani che sarà pubblicata su 'Pride' di novembre. "Le immagini per la Rare non hanno a che fare col sesso. E voi gay smettete di etichettare!"

'QUELLA PUBBLICITÀ NON È GAY' - toscani ra re - Gay.it
3 min. di lettura

Clicca qui per il commento di Giovanni Dall’Orto
L’intervista a Oliviero Toscani di Stefano Bolognini apparirà sul numero di novembre della rivista Pride.
Oliviero Toscani con le fotografie per la pubblicità della Benetton hai infranto numerosi tabù (Aids, pena di morte, razzismo) ma non hai mai rappresentato l’omosessualità. Con la pubblicità della Rare finalmente hai proposta un immagine fortemente connotata all’omosessualità…
«…Perchè cosa fanno? Cosa ha a che fare con il sesso? Cosa fanno?»
Nulla di sessuale. Sono coppe di maschi che si toccano nelle parti intime e si baciano…

'QUELLA PUBBLICITÀ NON È GAY' - ra re - Gay.it

Appunto. Non siamo maniaci. Io non sono omosessuale e ho giocato tante volte con i miei compagni di scuola così. Allora perché deve essere omosessuale? Subito si etichetta e anche voi omosessuali avete questo vizio. Non è perché siete omosessuali che avete ragione.
Come mai se non è connotata è stata proibita?
Questo non lo chieda a me. Non l’ho proibita io. Lo chieda a chi l’ha proibita.
La moda attinge ampiamente dall’omosessualità…
…attinge dai bambini, dalle donne, dalla famiglia…
…perché si insiste a dichiarare che non ha nulla a che fare con l’omosessualità?
Chi l’ha detto. Siete voi che dite così. Ho detto qualcosa?
Lei ha detto che l’immagine della Rare non ha una connotazione omosessuale.
No. Omosessuale perché?
Repubblica ha pubblicato un bacio tra i due modelli della Rare e la stampa ha diffuso la notizia che i due nella vita reale sono una coppia.
Vabbe’ e allora? Chi lo sa? Chi lo ha detto?
Il quotidiano “La Nazione“.
Ma sì, quelli della Nazione lo dicono perché devono vendere il prodotto. Non è che la stampa sia la verità.
Il mio lavoro è fare le immagini giuste al momento giusto, quando la società è sensibile a certe problematiche. Le discussioni fatele tra di voi omosessuali, eterosessuali bigotti, libertini per favore… io non c’entro.
Quando il mondo della moda non avrà bisogno di alibi per rappresentare l’omosessualità?
Il mondo della moda è in mano agli omosessuali. È proprio degli omosessuali il problema di dimostrare di essere tali. Sono gli omosessuali che hanno un complesso e hanno problemi a dirlo in famiglia. Sono gli omosessuali i primi ad avere il problema dell’omosessualità. Non voglio generalizzare ci sono omosessuali senza problemi.
All’uscita della pubblicità della Rare molti gay si sono identificati. Sembrava che una ditta si rivolgesse direttamente a loro.
Non mi rivolgo a loro mi rivolgo a tutti. Mi fa piacere che si rivolga anche loro. Fantastico. Questo è il mio modo di lavorare…
Però lei non rappresenta dei gay…
No. Non è una pubblicità gay. È una pubblicità umana. Ma siete gay prima di essere degli essere umani? Questo mi ha sempre dato fastidio. Vi dichiarate gay prima di essere uomini…
…non ci stiamo dichiarando…
Mi ha sempre dato fastidio anteporre la sessualità all’umanità all’omosessualità. Mi fa piacere che i gay si sentano rappresentati, ma mi sento rappresentato anch’io da quella pubblicità. E non sono omosessuale.
L’ufficio stampa della Rare ha rifiutato la copertina di “Pride”…
Hanno ragione diventa subito una ghettizzazione. Loro fanno vestiti per il mercato. Che poi gli omosessuali si sentano coinvolti va benissimo. Perché dovete generalizzare?
Dobbiamo diventare più adulti. Sennò sembriamo quei bambini delle scuole elementari che perché uno è nero si dicono “Guarda quello è nero”. È nero ma siamo tutti nella stessa classe.
È la prima volta che vediamo tappezzate le nostre città di gigantografie che rappresentano… chiamiamola “omoaffettività”?
Non siete contenti?
Sì, ma vorremmo sentirci dire che si tratta di gay.
È logico parlo anche di gay. Ma non è che sia subito gay. Voi subito a fare le classe, nemici e contrapposizioni…
Non mi pare ci siano contrapposizioni…
Ma guarda le reazioni degli eterosessuali coglioni a quella pubblicità…
…è questo che vi spaventa?
Non dico niente. È un’immagine. Piace ai gay. Sono contento. Piace a tanti eterosessuali e non esiste solo la sessualità nel rapporto umano. Se fossi stato gay non avrei fatto quella foto così bene. Sarebbe stata più neutrale.
Clicca qui per il commento di Giovanni Dall’Orto
Clicca qui per discutere di questo argomento nel forum Gay Style.

di Stefano Bolognini

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Nicholas Borgogni e Giovanni Tesse, Verissimo

Nicholas Borgogni e Giovanni Tesse: il loro rapporto dopo Amici 23

Culture - Luca Diana 23.4.24
Priscilla

Priscilla, 30 anni dopo arriva il sequel della Regina del Deserto

Cinema - Redazione 22.4.24
chat gay grindr

Grindr sotto accusa: avrebbe condiviso con terze parti lo status HIV di migliaia di utenti

News - Francesca Di Feo 22.4.24
Vincenzo Schettini tra coming out e amore: "Francesco mi completa, è la mia metà" (VIDEO) - Vincenzo Schettini - Gay.it

Vincenzo Schettini tra coming out e amore: “Francesco mi completa, è la mia metà” (VIDEO)

News - Redazione 24.4.24
Laura Pezzino - intervista

25 Aprile, Resistenza e Liberazione: “La libertà è un esercizio” – intervista a Laura Pezzino

Culture - Federico Colombo 24.4.24
Consumo di contenuti p0rn0 con persone trans nel mondo - dati forniti da Pornhub

L’Italia è la nazione che guarda più p0rn0 con persone trans*

News - Redazione Milano 20.4.24

Continua a leggere

Max Peiffer Watenphul. Dal Bauhaus all'Italia

Max Peiffer Watenphul e la scena queer mai più dimenticata della scuola Bauhaus

Culture - Redazione Milano 30.11.23
michael-stipe-binarismo-di-genere

Michael Stipe sul binarismo di genere: “Nel ventunesimo secolo stiamo riconoscendo le zone grigie”

Musica - Francesca Di Feo 15.12.23
Biennale Arte Venezia 2024 - Foreign Everywhere by Adriano Pedrosa

Siamo ovunque: cosa aspettarci dalla Biennale queer e decolonizzata di Adriano Pedrosa

Culture - Redazione Milano 2.2.24
Rooy Charlie Lana

Vergognarsi e spogliarsi lo stesso: intervista con Rooy Charlie Lana, tra desiderio e non binarismo

Culture - Riccardo Conte 29.2.24
Corita Kent Padiglione Vaticano Biennale 2024

Biennale di Venezia, Papa Francesco omaggerà Corita Kent, la suora queer che fuggì con la sua amante

Culture - Mandalina Di Biase 14.3.24
Miranda July (Vogue, 2020)

Miranda July, amarsi senza cadere a pezzi – intervista

Culture - Riccardo Conte 4.3.24
Transatlantic bridges: Corrado Cagli, 1938-1948

Corrado Cagli, l’artista queer che voltò le spalle al regime fascista, in mostra a New York – GALLERY

Culture - Redazione Milano 9.11.23
Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind - Matteo B Bianchi 2 - Gay.it

Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind

Culture - Federico Colombo 20.4.24