Era un ragazzo gay e autistico. Questo è bastato per essere preso di mira dai bulli della sua scuola. Aveva solo 16 anni, e non poteva più sopportare tutta quell’umiliazione, giorno dopo giorno. Si chiamava Cameron Warwick, viveva a Fareham, nell’Hampshire, in Inghilterra.
Già nel 2017, Cameron avevano cercato di togliersi la vita, ma era stato salvato appena in tempo. Questa volta, invece, è riuscito nel suo obiettivo, lasciando shoccati tutti coloro che lo conoscevano. Cameron aveva detto alla madre di essere omosessuale a 12 anni, ma dalla nascita doveva convivere con l’autismo, che aveva causato anche una forte depressione.
Una depressione a cui contribuiva anche il bullismo omofobico, e che lo portava anche ad episodi di autolesionismo. Abile disegnatore, aveva più volte cercato di chiedere aiuto attraverso dei suoi disegni in cui si riferiva appunto al suicidio.
I responsabile del bullismo omofobico saranno puniti
La madre, ha confermato che il suicidio del figlio Cameron era dovuto al bullismo omofobico, da parte di alcuni compagni di classe. Ha dichiarato infatti:
Lo avevano preso di mira, e poi lo avrebbero isolato. Gli lanciavano addosso cose come il cibo, lo facevano inciampare in corridoio, lo chiamavano con dei nomi terribili e offensivi. Per i bulli, era la loro preda preferita, solo per il fatto che era gay. Era ostracizzato, molti degli alunni si rifiutavano perfino di sedersi vicino a lui, sempre continuando a chiamarlo con nomignoli.
La versione della madre era anche stata confermata da alcuni compagni di scuola di Cameron, mentre un ragazzo che il 16enne aveva conosciuto in chat e con cui portava avanti una relazione sentimentale, aveva parlato di un bullismo incessante nei confronti di Cameron. E solo perché omosessuale.
Il bullismo omofobico che doveva sopportare gli aveva fatto fallire alcuni importanti esami di matematica, che gli avrebbero permesso di entrare in prestigiosi college. Ma il suo sogno è sfumato per sempre.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
i responsabili sono coloro che gli hanno inculcato la certezza di essere gay a 12 anni. nessuno ricorda che viviamo tutti una fase gay sino ai 16 anni , in cui il nostro modello è un padre , un cantante , un calciatoree quindi siamo portati verso l'omosessualita'. il distacco avviene con l'attrazzione x le ragazze. ce chi la supera e chi njo.ma inculcare che a 12 anni si abbiano certezze è da ASSASSINI.IN questo caso credo che l'essere gay sia il minimo rispetto alla sua patologia vera.infatti è una patologia che tende ad escluderti dalla societa' , x i limiti che ti da rispetto agli altri.chi doveva aiutarlo forse non lo ha fatto.anche spiegando ai coetanei di essere piu' comprensivi.