Nel rapporto sulle violazioni dei diritti umani nel mondo che il Dipartimento di Stato Usa presenta ogni anno c’è spazio anche per l’Italia. I Paesi che meno di tutti hanno rispettato i diritti nell’ultimo anno sono Cina, per via delle continue censure di internet, nel tentativo di reprimere la libertà di informazione e per le persecuzioni nei confronti di tibetani e musulmani, e Iran dove la situazione è peggiorata dopo le ultime elezioni presidenziali e le proteste che ne sono seguite.
Non mancano riferimenti anche all’Afghanistan, alla Russia, alla Birmania, al Congo, al Sudan, a Cuba, alla Corea del Nord e a Israle per l’operazione Piombo Fuso. Per quanto riguarda l’Europa, gli Stati Uniti esprimono preoccupazione per alcuni provvedimenti discriminatori presi nei confronti della comunità musulmana, come è accaduto in Svizzera dove un recente testo vieta la costruzione di minarti.
Ma tra i paesi europei, ad uscire con l’immagine decisamente offiscata dal rapporto a stelle e strisce è proprio l’Italia, criticata per le discriminazioni contro i gay e i rom. Il nostro Paese viene bacchettato per la scarsa tutela delle minoranze rom e gay. "Il governo italiano rispetta in generale i diritti umani dei suoi cittadini – si legge nel rapporto – anche se vi sono problemi con la lunghezza della custodia cautelare e dei processi, la violenza contro le donne, il traffico di persone, gli abusi nei confronti di omosessuali, zingari e altre minoranze".
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