Travolto dalle polemiche seguite all’approvazione della mozione sulla “famiglia naturale” , il sindaco di Reggio Calabria Giusepe Falcomatà (Pd) annuncia che entro il 17 maggio il comune approverà il registro delle unioni civili. Senza alcun accenno al voto in consiglio comunale, Falcomatà ha dichiarato: “Sul tema della libertà e dei diritti civili non facciamo passi indietro. Siamo nel mezzo del percorso che porterà all’ approvazione del registro delle unioni civili. C’è una data entro cui lo faremo: il 17 maggio”. La scelta della data è simbolica, dato che in quel giorno si celebra la Giornata Mondiale contro l’Omofobia.
Quel voto, però, rappresenta ben più che un passo indietro. Alla diffusione della notizia, il deputato del Pd Alessandro Zan aveva parlato di “omofobia istituzionale”.
LA REAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI LGBT CITTADINE
E il testo approvato è in netta contraddizione con l’impegno sul registro, come fanno notare le associazioni lgbt cittadine. “Siamo confusi nel leggere che il testo prevede l’opposizione a «qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale» – si legge in una nota congiunta delle associazioni -. Il dialogo avviato con la nuova Giunta che, fin dall’insediamento, ha annunciato un cambio di rotta rispetto all’oscurantismo che tutti abbiamo vissuto, ci porta a considerare, come ribadito dal Sindaco Falcomatà a margine del Consiglio Comunale, non verranno disattesi”. “Resta una grande amarezza per l’attacco contro l’Unar andato in scena sempre nel Consiglio Comunale – continuano le associazioni -, proprio mentre fervono i preparativi per la celebrazione del 21 marzo, giornata Mondiale contro i Razzismi”. “L’inclinazione al dialogo non ci è mai mancata concludono -. Ma non abbiamo nemmeno mai abdicato a batterci per quello in cui crediamo: l’uguaglianza, le pari opportunità, i diritti civili, la non discriminazione”.
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