E’ un fulmine a ciel sereno la decisione presa dalla nuova ministra per l’uguaglianza, Liz Truss. La notizia, uscita solo negli ultimi giorni, prevede che le persone trans debbano attendere fino ai 18 anni prima di iniziare la transizione.
E quale sarebbe il problema più grande sfuggito probabilmente alla ministra? Che senza poter accedere subito alla terapia, una persona trans sarà costretta ad andare nel bagno e nello spogliatoio del genere in cui non si riconosce. Un pesante disagio già motivo di discussione.
La decisione è stata ufficializzata ieri, durante una seduta del Parlamento. Questa modifica si troverebbe all’interno del Gender Recognition Act, che doveva già essere modificato nel 2018, ma la Brexit e continui rinvii hanno sempre impedito di mettere mano al testo. Inizialmente, la modifica annunciata sembrava dovesse ampliare le possibilità e le tutele della persone transgender, ma solo ultimamente si è scoperto che più che ampliare, la modifica puntava a una minore libertà.
La dichiarazione della ministra sulla comunità Trans
Liz Truss ha dichiarato al Comitato per le donne e le pari opportunità:
Ci sono tre principi molto importanti che metterò in atto. Prima di tutto, la protezione degli spazi per singoli sessi, che è estremamente importante. In secondo luogo, assicurarsi che gli adulti transgender siano liberi di vivere la propria vita come desiderano senza timore di persecuzioni, mantenendo al contempo i corretti controlli e gli equilibri nel sistema.
Infine, che non è una questione diretta riguardante la legge sul riconoscimento del genere, ma è pertinente, assicurandosi che i minori di 18 anni siano protetti dalle decisioni che potrebbero prendere, che sono irreversibili in futuro.
Credo fermamente che gli adulti debbano avere la libertà di condurre le loro vite nel modo che ritengono opportuno, ma penso che sia molto importante che mentre le persone stiano ancora sviluppando le proprie capacità decisionali, le proteggiamo dal prendere quelle decisioni irreversibili.
La sua dichiarazione, ha subito ricevuto molte critiche.
Le reazioni
La decisione del governo guidato da Boris Johnson ha scioccato tutti. In primis, la comunità trans, sostenitori e associazioni. Un padre di una bambina trans ha spiegato:
L’accesso all’assistenza sanitaria per i trans adolescenti salva vite. La negazione dell’assistenza sanitaria contribuisce direttamente al danno. Il tentativo di impedire l’accesso alle cure è un atto di violenza contro i giovani trans.
Anche l’associazione Mermaids è critica:
Sarebbe una mossa incredibile per il Ministro delle donne e delle pari opportunità sostenere l’introduzione di una nuova forma di disuguaglianza nella pratica medica britannica.
Altri invece pensano che questo sia un favore ad alcuni esponenti della destra, che naturalmente sono sempre rimasti lontani dai diritti civili della comunità LGBT.
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Esprimo solo una mia personalissima opinione e scrivo che , leggendo il progetto di legge , non viene a mancare alcuna protezione medica a chi DA MAGGIORENNE intende intraprendere una transizione che , non dimentichiamolo , è irreversibile. Il dovere usare bagni pubblici per il sesso nel quale non ci si riconosce , è poca cosa rispetto ad una decisione tanto importante. Decisione che I.M.H.O. , ripeto , deve essere presa da un/una adult* responsabile .