Nessun dolcetto in Repubblica Ceca, purtroppo, bensì un fastidioso scherzetto.
L’annunciato dibattito parlamentare sul matrimonio egualitario da parte del parlamento ceco, atteso per il 31 ottobre, non c’è mai stato. L’associazione LGBT Jsme fér (We Are Fair) ha rivelato lo slittamento a data da destinarsi, denunciando l’infelice mossa del governo ceco, che aveva incamerato il disegno di legge nell’agenda del 31 ottobre come punto fisso. Ma così non è stato.
Il DDL è stato redatto da un gruppo di 46 deputati provenienti dall’intero quadro politico ceco, con il primo ministro Andrej Babis che ha più volte sottolineato come il suo governo sia a favore delle nozze gay.
All’inizio di quest’anno, un sondaggio ha mostrato come la maggioranza dei cechi sia favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, con il 75% dei consensi e appena il 19% dei contrari. Le unioni civili sono legge dal lontano 2006, ma è chiaro che i diritti, rispetto alle persone sposate, siano differenti. Ad oggi, ad esempio, le persone LGBT ceche non possono adottare. Con il disegno di legge presto in discussione, anche questo tabù potrà finalmente cadere.
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