E’ finita con una condanna a 6 mesi la relazione violenta tra un trentenne e un ricco sessantenne riminese. Il giovane era uso a pretendere regali e pagamenti in cambio delle sue prestazioni sessuali, caratterizzate dal ricorso alla violenza.
Un giorno del giugno del 1996, il giovane chiede all’amante 500.000 lire, e con quelle esce per comprare cocaina e hascish. Torna evidentemente sotto l’effetto delle droghe, e pretende un rapporto sessuale, che consuma dopo aver tagliuzzato con una lametta il compagno e dopo avergli procurato un ematoma alla testa. Ruba anche un Rolex e alcuni milioni in contanti. Sarà l’ambulanza del 118 a prestare soccorso all’uomo, che decide di sporgere denuncia contro l’amante.
L’episodio ovviamente decide la rottura del rapporto, ma il giovane un giorno si presenta comunque a casa dell’uomo chiedendo la restituzione di una sua agendina dimenticata a casa dell’uomo. Di fronte ad un diniego, gli avrebbe profferito minacce di morte.
Martedì il giovane dal giudice Rossella Talia è stato ritenuto responsabile di lesioni volontarie e condannato a 6 mesi, con la pena sospesa.
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