«Vogliono far divenire la normalità motivo di vergogna, e la perversione motivo di orgoglio. Vogliono portare il loro carnevale della perversione (Rimini Pride ndr.) e l’ostentazione della loro sessualità deviata per le strade del nostro lungomare in pieno periodo estivo innanzi agli occhi delle tante famiglie e dei tanti bambini presenti». È questo il testo che accompagna l’evento Facebook “Rimini Summer Pride? No grazie!” organizzato dal candidato sindaco di Forza Nuova, Mirco Ottaviani.
E da quell’evento Facebook arrivano minacce ben precise: “un po’ di casino lo vengo a fare, magari tirando qualche bottiglia a quei fr**i” scrive Mikhail, un operaio riminese di famiglia cattolica. Matteo, che nella foto profilo indossa l’uniforme dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), auspica che Forza Nuova “ripulisca tutto”. Maria Lucia chiede ai camerati di portare “le mazze”, mentre promette “fosforo bianco e mine antiuomo” per il corteo del 30 luglio a Rimini.
Come accaduto a Pavia l’anno scorso, anche il Rimini Pride subisce le minacce di estremisti di destra, intenzionati a portare la violenza in una manifestazione pubblica. Ma non solo. Le minacce entrano nel personale in alcuni passaggi. Giovanni, di Roma, promette a un utente gay, dopo non aver gradito una critica a Forza Nuova: “ti vengo a sprangare sotto casa” e “ti sparo“. A dare man forte al camerata ci sono Elisabetta e Salvatore, che paventano un accoltellamento futuro nei confronti del mal capitato.
Una violenza verbale e di intenti inaudita, quella dei militanti di estrema destra, che ancora una volta minaccia il movimento LGBTI. Che si tratti di ottusa esibizione di ideali omofobi o di reale minaccia, le persone LGBTI non devono più abbassare la testa. Non è più il tempo degli oppressori fascisti. Da 70 anni.
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Giovanni Rea Fascistone che invece della gloriosa Aquila Romana, ha optato per le Ali di Gabbiano... Povere Frustrate