L’annosa questione della mancanza dei più comuni farmaci a base di testosterone dalle farmacie, ha spinto molti attivisti a mobilitarsi per la propria salute e per quella dei tanti ragazzi transgender e transman, che rischiano di trovarsi privi della sostanza che gli consente di avere un aspetto in linea con la propria identità di genere.
Il collettivo “Identità InTRANSigenti”, costituito da un gruppo di attivist@ che si occupano dei diritti civili delle persone LGBTQIA+ in generale e delle persone transgender in particolare, ha infatti deciso di organizzare un Flash Mob che si terrà domenica 14 aprile alle ore 16 presso Piazza del popolo a Roma, al quale sono invitate tutte le associazioni LGBTI, i gruppi transfemministi e tutte le realtà sensibili a questo tema per dire ad alta voce “Don’t play with my live”, Non giocate con la mia vita.
“Già da diverso tempo ci stiamo interessando, a vario titolo ed in modo differente, riguardo l’irreperibilità di alcuni farmaci a base di testosterone“, fanno sapere dal collettivo. “Nello specifico Testoviron, Testogel e Nebid prodotti dalla casa farmaceutica Bayer e Sustanon prodotto dalla Aspen, i quali, pur essendo di fascia C, sono comunque di vitale importanza sia per uomini cisgender affetti da patologie che richiedano l’utilizzo di farmaci a base di testosterone, sia per uomini trans come trattamento ormonale sostitutivo (TOS). Varie forze politiche hanno presentato interrogazioni parlamentari rivolte alla Ministra della salute Giulia Grillo per avere spiegazioni in merito, ma ad oggi non ci sono risposte ufficiali da parte del Ministero. Le spiegazioni ricevute a voce dall’Aifa ( Agenzia italiana del farmaco) e dal Ministero non sono esaustive e danno l’idea che ci sia una sorta di rimpallo di responsabilità tra i due enti. Attualmente sul mercato italiano sono reperibili dei farmaci a base di testosterone simili a quelli su citati, ma non identici , con effetti più blandi e, soprattutto, costi molto più elevati. Posto che l’assunzione costante di questi farmaci è di vitale importanza sia per gli uomini cis che per gli uomini trans e che la sospensione della somministrazione del farmaco per periodi di tempo lunghi potrebbe provocare danni irreparabili alla salute, ci si interroga sull’immobilismo del Ministero e del’Aifa. Ci si chiede, inoltre, se dietro possa esserci un qualche disegno da parte delle case farmaceutiche volto a inserire sul mercato italiano farmaci più costosi e, quindi, meno fruibili da parte di un’utenza per la quale sono indispensabili“.
L’autore di questo articolo si aggrega all’appello degli attivisti e invita tutti e tutte a partecipare numerosi, in sostegno dei diritti delle persone transgender, parte integrante della famiglia LGBT.
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