A Roma, sono molti i ragazzi che decidono di ricorrere alla prostituzione maschile, pur di guadagnare qualche soldo. Per lo più, sono ragazzi stranieri o provenienti da città dove è difficile trovar lavoro. Così, chi tutta la settimana chi solo il sabato notte, offrono il loro corpo alle molte persone che cercano sesso occasionale. A pagamento. Non lo fanno per svago o per noia, ma per cercare di sopravvivere. Non si tratta degli stessi ragazzi che sui siti si offrono in cambio di regali o che si rivolgono solo a quegli utenti più “generosi”, ma solo per raccogliere qualche soldo da dare poi alla famiglia.
Sono spesso famiglie disagiate, dove solo una persona lavora, con uno stipendio insufficiente. Così, questi ragazzi decidono di prostituirsi, guadagnando solo poche centinaia di euro al mese. Ai genitori non dicono come hanno ottenuto quei soldi: per un padre (e un marito) che non riesce a garantire una vita dignitosa alla propria famiglia, sarebbe una vergogna. E chissà se, oltre ai soldi, accetterebbero un figlio omosessuale, anche se solo per necessità.
La Roma della prostituzione maschile: le interviste
Un inviato della trasmissione “Prima dell’alba” di Rai Tre del 25 gennaio 2020 ha voluto affrontare il tema della prostituzione maschile, andando a vedere personalmente cosa succede a Roma il sabato notte. E non è difficile trovare ragazzi che si prostituiscono vicino alla stazione Termini, in piazza della Repubblica, in via Nazionale. E solo per poche decine di euro a cliente.
“Stiamo cercando di fare soldi“. Questa la risposta di due ragazzi alla domanda dell’inviato “Cosa fate qua?“. E’ tutto molto semplice e sbrigativo. I ragazzi accettano di salire in auto con il potenziale cliente, a fare il loro lavoro e tornare da dove sono partiti, pronti per un altro avventore. E così via, per tutta la notte.
Un ragazzo 23enne di Avellino, intervistato, dice che ogni sabato sera prende il treno per Roma e passa tutta la notte fuori. Il padre con cui vive pensa che vada dalla sua ragazza. Ha provato a cercare lavoro, non ha mai smesso, ma fino a che non trova un posto, continuerà a ricorrere alla prostituzione maschile. “Quando trovo un lavoro, la smetto di fare questo” spiega, dimostrando quanto la prostituzione sia solo per necessità. E come si sente la mattina dopo? “Un uomo di m*rda. Lo faccio perché mi servono soldi, altrimenti mica lo facevo“.
Un altro ragazzo parla della tipologia di persone che incontra. Sono spesse persone anziane, che non hanno mai potuto vivere la propria omosessualità, che vogliono solo un po’ di affetto, oltre al sesso. E alla domanda “Tu dici a tua madre che lavoro fai?” il ragazzo risponde “Penso che le verrebbe un infarto, altro che piangere“.
Insomma, dietro a questa prostituzione, c’è il bisogno di lavoro per delle persone che non riescono a trovare un’occupazione. Ma tra i commenti, c’è anche chi pensa che la povertà sia una scusa, e che sia solo un modo per “nascondere la vera identità sessuale” . Perché se si è normali, “Come si fa a baciare un altro uomo?“.
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una volta si puo' anche fare x disperazione. ma poi non lo fai piu'.