Caporedattore dell’edizione on line del quotidiano Il Messaggero, Marco Pasqua è stato nuovamente colpito dall’omofobia. Un insulto, “M. Pasqua Culo. Messaggero!“, è infatti comparso su un muro di Primavalle, quartiere di Roma, tra via dell’Acquedotto della Peschiera e viale dei Monfortani, come denunciato dal Gay Center. Per Pasqua si è trattato di uno spiacevole bis, dopo quanto scritto sui social nell’ottobre scorso dal Dj Pretty Solero, all’epoca atteso al LoveFest.
“Chiediamo alla sindaca Raggi di far rimuovere la scritta ed i manifesti abusivi al più presto” – ha tuonato Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center. “Diamo la nostra solidarietà a Marco Pasqua, giornalista da sempre impegnato per i diritti cvili e la legalità ed in prima linea per i diritti di lesbiche, gay e trans, quanto scritto è purtroppo l’ennesimo atto omofobo ed intimidatorio contro la libertà di informazione verso il giornalista. Abbiamo fornito il nostro supporto legale al giornalista, ma rileviamo la necessità che venga approvata al più presto una legge contro l’omofobia, in quanto le attuali normative non sono sufficienti per tutelare le persone lesbiche, gay e trans.”
Sui social Pasqua si è provocatoriamente chiesto, “Quelli che hanno cancellato la scritta alla Garbatella farebbero anche un passaggio a Primavalle?”. Nella giornata di ieri, infatti, è stata clamorosamente cancellata la scritta storica “Vota Garibaldi Lista Numero 1”, alla Garbatella, intatta dal lontano 1948. Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha così commentato l’accaduto: “Solidarietà al giornalista de Il Messaggero Marco Pasqua, bersaglio di una scritta offensiva apparsa su un muro nel quartiere Primavalle. Abbiamo già provveduto a cancellarla“.
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