Lunedì scorso un tribunale russo ha multato un attivista LGBT per 100.000 rubli (circa 1.100 euro) per la promozione nei confronti dei minori di “rapporti sessuali non tradizionali”.
Sergei Alekseyenko (nella foto con l’attore apertamente gay Ian McKellen) è l’ex direttore di Maximum, un gruppo ormai chiuso che forniva consulenza e assistenza legale alle vittime di omofobia a Murmansk, una città della Russia nord-occidentale. Il suo crimine? Un post nella pagina di VKontakte, la versione russa di Facebook, considerato da un gruppo di ‘esperti’ come ‘propaganda gay’.
“Essere gay significa essere una persona coraggiosa e sicura di sé, con dignità e autostima”, aveva scritto Sergei Alekseyenko. Il gruppo fondato dall’attivista russo, Maximum, è stato chiuso nel mese di ottobre dopo una decisione del Ministero della Giustizia. A sollevare il caso di fronte al tribunale, secondo un sito LGBT russo, sono stati dei genitori di minorenni che avevano letto il post su VKontakte. Alekseyenko ha già annunciato che impugnerà la decisione.
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