Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha deciso: Sabina Guzzanti non deve essere processata. Spettava a lui pronunciare l’ultima parola – requisito indispensabile per poter proseguire gli accertamenti – sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm. La volontà dei giudici di processare la comica aveva creato non poche titubanze per quel reato di "vilipendio al Papa" a lei contestato per le frasi dette in un comizio a piazza Navona. Alcuni passaggi del discorso "incriminato" riguardavano addirittura il nostro presidente della Repubblica ma i pm avevano fatto rientrare quei passaggi nell’ambito della satira politica al contrario di quanto detto verso Joseph Ratzinger.
«Nonostante il parere favorevole sulla procedibilità – ha spiegato Alfano – nei confronti di Sabina Guzzanti, ho deciso di non concedere l’autorizzazione ben conoscendo lo spessore e la capacità di perdono del Papa che prevalgono alle offese stesse». Il ministro della Giustizia ha quindi aggiunto che la decisione è stata presa anche perchè «la Guzzanti si è assunta le responsabilità di ciò che ha detto. La stagione delle riforme impone di spegnere i focolai e di non appiccare nuovi incendi».
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