Il circolo di cultura omosessuale Miario Mieli, una realtà fortemente radicata sul territorio romano, insieme ad AGEDO, DI GAY PROJECT e l’associazione Trans Libellula hanno portato in tribunale Arcigay Roma. La causa dello scontro è la gestione della Gay Help Line, la linea telefonica istituita dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma e da Arcigay, con un bando da 100 mila euro.
Il Mieli aveva chiesto al TAR del Lazio di sospendere il verbale di aggiudicazione della gara per la gestione della linea telefonica che era stata vinta da Arcigay. Questa mattina si è svolta l’udienza che ha confermato invece l’esito dell’appalto. Il servizio rimarrà quindi ad Arcigay, come è stato fino ad ora.
«Siamo molto contenti perchè non viene sospeso un servizio importante per la comunità lgbt – ha dichiarato il Segretario Nazionale di Arcigay Riccardo Gottardi – Sospendere la Gay Help Line per una bega legale sarebbe stata un’ingiustizia. Siamo contenti del risultato – ha continuato Gottardi – e speriamo che questa brutta pagina si chiuda al più presto tornando ad avere quella collaborazione costruttiva tra tutte le realtà che c’era anche prima, quando anche gli operatori del Mario Mieli erano saltuariamente impegnati nella Gay Help Line.»
«È una faccenda che ha distratto Arcigay Roma dalle sue attività – ha spiegato a Gay.it Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma -Abbiamo dovuto dimostrare al tribunale che il servizio era attivo e efficace contro la prevenzione dell’omofobia. L’azione del Mieli va contro la comunità lgbt e non contro Arcigay. Immaginate cosa sarebbe successo se avessero sospeso la Gay Help Line.»
«È una brutta pagina che speriamo non si ripeta – ha continuato Marrazzo – La faccenda ha aperto una ferita nei rapporti col Mieli. Spero solo che capiscano che il nemico non è né Arcigay né le associazioni che hanno promosso insieme a noi il progetto della linea telefonica. Il vero nemico da combattere è fuori dalla comunità gay ed è l’omofobia».
Cosa è la Gay Help LineChiamando il numero di telefono è possibile avere una consulenza gratuita per discriminazioni subite a causa dell’orientamento sessuale o della identità di genere. Il servizio, inoltre, fornisce informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili oltre che mettere in contatto con le realtà gay e lesbiche di Roma.
Il servizio è balzato alle cronache perchè grazie alle segnalazioni pervenute (ben 1700 chiamate al mese per 18 mesi di attività) è stato possibile, ad esempio, conoscere ciò che è successo a Roberto e Michele, i due ragazzi fermati al Colosseo mentre si stavano baciando. Numerosi cittadini hanno inoltre denunciato alla Gay Help Line numerosi casi di bullismo e omofobia.
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