Un uomo, abitante di Massa, ha cercato di organizzare un matrimonio di convenienza per il suo ragazzo extra-comunitario, nel tentativo di dargli la possibilità di averlo accanto in Italia. Ha così contattato una donna, e le ha offerto una somma in denaro (pare dieci milioni di lire) perché sposasse il compagno. Ma la verità è saltata fuori, e ora i tre, più un amico di Carrara citato come testimone alle nozze, hanno ricevuto un decreto penale di condanna.
Il fatto è successo a La Spezia, dove il matrimonio doveva essere celebrato. Tutto era pronto, partecipazioni, pubblicazioni in Municipio, citazione del testimone, ecc. Ma la donna, davanti agli interrogatori di rito in Comune sulla fissazione della futura residenza, è apparsa in difficoltà lasciando intendere che c’era qualcosa da nascondere. I dipendenti comunali hanno avvertito la polizia, davanti alla quale la donna ha subito confessato. Così, anziché ricevere la somma pattutita, la donna ha ricevuto, oltre al decreto penale, anche una ammenda di sei milioni di lire pèer aver tentato di violare la legge sull’immigrazione. Decreto penale anche al mancato sposo, al suo amante e al testimone. Contro il decreto penale di condanna gli avvocati Marco Corini, Giuliana Feliciani, Franco Perfetti, Vanni Cecchinelli, difensori degli indagati, hanno proposto opposizione.
Il ragazzo extracomunitario, infine, dopo il verdetto giudiziario, riceverà il decreto di espulsione dall’Italia.
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