Sono passati oltre 30 anni dall’omicidio di Scott Johnson, matematico americano trasferitosi a Sydney per completare il dottorato di ricerca e vivere insieme al proprio partner. 32 anni dopo, il fratello di Scott non ha ancora scoperto il nome di colui che l’ha ucciso. Il corpo senza vita di Johnson venne trovato nell’acqua ai piedi di una scogliera a Blue Fish Point, vicino alla spiaggia di North Head.
Ebbene Steve, fratello di Scott, ha ora offerto 1 milione di dollari australiani (660.000 dollari americani) a chiunque lo aiuti a scoprire il colpevole. Una ricompensa per trovare il responsabile di quell’omicidio, ancora oggi avvolto nel mistero. Altri 660.000 dollari sono stati offerti alla polizia di New South Wales.
L’area sopra la scogliera in cui venne ritrovato il corpo di Johnson era conosciuta come un punto di ritrovo per gay. Gli abiti di Scott vennero ritrovati ordinatamente disposti in cima alla scogliera. La morte del 27enne era stata inizialmente dichiarata come un ‘suicidio’. Ma nessuno, tra gli amici e famigliari, ha mai voluto crederci. Erano gli anni ’80 e anche in Australia l’omofobia era all’ordine del giorno, con omicidi nei confronti di persone LGBT tutt’altro che rari. Anzi.
Nel 2017 una nuova indagine del coroner locale ha decretato la morte di Johnson come “a seguito di violenze”, da parte di persone che lo hanno attaccato per la sua omosessualità. Il coroner ha definito “altamente improbabile” l’ipotesi del suicidio. Il fratello di Scott, che da decenni cerca disperatamente la verità, ha ora deciso di affidarsi al portafoglio.
Sono stato fortemente incoraggiato dai recenti progressi nelle indagini e onorato dall’accoglienza che il caso di Scott ha avuto all’interno della comunità. Ora viviamo in una società più tollerante e aperta – in particolare qui e negli Stati Uniti – dove le società consentono alle comunità LGBTIQ di vivere il loro vero io, di stare in sicurezza. Vorrei che a Scott fosse stata offerta la stessa opportunità, e ogni sforzo che ho portato avanti per aiutare a trovare i suoi assassini è legato anche a quello di riconoscere che bullismo e omofobia non saranno mai tollerati nella nostra comunità. Con una ricompensa che arriva fino a $ 2 milioni sul tavolo, spero che Scott possa finalmente ottenere giustizia. Per favore, fatelo per Scott, fatelo per tutti i gay che sono stati soggetti a crimini d’odio, e fatelo per voi stessi.
Mick Fuller, commissario di polizia, ha così commentato gli ultimi sviluppi: “Sono stati 31 lunghi anni alla ricerca di risposte da parte della famiglia di Scott, e la dedizione di suo fratello è tanto stimolante quanto straziante. Steve non ha mai vacillato nella sua lotta per la giustizia; dedicando il suo tempo e i suoi sforzi all’onore di Scott, oggi è qui ad offrire i suoi soldi nella speranza che gli investigatori riescano a riunire i pezzi di questo puzzle“.
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