Col Missisipi, da oggi in tutti e 50 gli stati degli USA le coppie omosessuali potranno adottare liberamente: lo ha stabilito ieri Daniel Jordan, un giudice della Corte Distrettuale del Missisipi, dichiarando incostituzionale la legge che, emanata 16 anni fa, vietava le adozioni alle coppie omosessuali. Lo stato di New Orleans era l’ultimo dei 50 stati USA che ancora vietava le adozioni gay, che quindi da oggi saranno possibili in tutti gli Stati Uniti.
Il giudice Daniel Jordan, che ha emesso l’ingiunzione preliminare giovedì scorso, ha citato la storica sentenza della Corte Suprema sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ha scritto nella sua sentenza, che “sembra altamente improbabile che la stessa corte che ha stabilito che uno stato non possa vietare il matrimonio gay proprio perché negherebbe i diritti che da questo derivano – includendo tra questi esplicitamente il diritto all’adozione -, possa poi concludere che alle coppie gay sposate possa essere negato lo stesso diritto“. Jude Jordan ha poi aggiunto che il divieto di adozione dello stesso sesso “viola la ‘Equal Protection Clause’ della Costituzione degli Stati Uniti. ” Questa sentenza è arrivata in risposta ad una causa intentata da quattro coppie dello stesso sesso lo scorso anno, con il sostegno di alcune associazioni LGBT.
La positivissima notizia che arriva dal Missisipi – che è stata accolta con grande favore dai gruppi LGBT statunitensi – è però in parte offuscata dall’approvazione di una legge che sulla base del principio della ‘libertà religiosa‘ consentirà alle imprese di negare a persone LGBT servizi come la consulenza, la pianificazione di nozze e il sostegno nell’adozione, proprio per motivi legati alla propria fede. Il testo, che era già stato approvato dalla Camera, è stato ratificato ieri anche dal Senato dello stato americano e darebbe anche la possibilità agli impiegati statali di rifiutare il rilascio licenze di matrimonio alle coppie dello stesso sesso. E’ molto probabile che il Governatore Phil Bryant firmi la legge entro qualche settimana.
L’iniziativa nel Missisipi non è però isolata. Dopo la storica decisione della Corte Suprema della scorsa estate, che ha legalizzato il matrimonio gay negli Stati Uniti, sono diversi i stati in cui sono state introdotte o sono in discussione norme anti-LGBT: nel North Carolina, ad esempio, una legge che vieta a sua volte norme antidiscriminatorie locali è stata firmata dal Governatore settimana scorsa, mentre leggi simili erano state approvate dal Tennessee (già nel 2011) e dall’Arkansas (nel febbraio 2015). Altre leggi anti-LGBT sono invece in discussione in altri stati.
Insomma, la battaglia è ancora aperta, non solo in Italia.
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New Orleans è in Louisiana