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Internet è un mondo vasto e misterioso. Milioni di siti, spesso inutili o privi di significato, si affollano tra i server di tutto il mondo. Ma anche in un groviglio di bytes, con pazienza e fiuto da segugi, si possono trovare delle vere perle, come nel caso di BigKugels. Creato nel 1988 da appassionati di antichi ornamenti natalizi, col tempo si è dedicato quasi totalmente a foto d’epoca di nudi maschili e omosessuali.
Il particolare nome del sito proviene dalle vecchie sfere di vetro colorato, kugels appunto, piene di mercurio fatte in Germania e Francia alla fine dell’ottocento che si appendevano all’albero di Natale. Ma, come spiegano i proprietari del sito, "kugel" è semplicemente un termine tedesco che significa ‘palla’. Quando decisero di lanciarsi nel mondo delle foto di nudi maschili, si ritrovarono ad ammettere che ‘BigKugels’ era decisamente applicabile anche alla nuova categoria di collezioni…
Le immagini proposte sul meraviglioso sito della BigKugels Photografic, provengono da tutto il mondo, a volte dagli scrigni di collezionisti privati, a volte da aste o altri venditori e mostrano migliaia di immagini di ragazzi atletici e spavaldi.
Ancora prima di Beefcake, i ruggenti anni trenta, i primi del novecento e ancora più indietro, allo sconosciuto 1800. Foto color seppia, dall’odore antico, che fanno sognare di tempi andati, di giovani intraprendenti alle prese con un mondo tutto da scoprire, benchè pieno di pregiudizi e morale, con tanta voglia di vivere la vita fino in fondo. Per i collezionisti o per coloro che amano sognare attraverso briciole di storia, oltre alle immagini ci sono piccole chicche: le firme dei fotografi su scoloriti pezzi di carta, le dediche di giovani aitanti modelli dietro alle fotografie, bolle di carico o timbri.
Tutti possiamo immaginare cosa succedeva nell’ottocento o nel secolo scorso quando due bei ragazzi si ritrovavano nudi, ma vederlo è tutt’altra cosa: grazie alle fotografie proposte da BigKugels sappiamo che dopo un paio di giorni dall’inizio della seconda guerra mondiale, i ragazzi si riunivano nelle camerate per strani riti di iniziazione; che nel 1940, due marinai si baciavano al motto di "kiss but don’t tell" e che nel 1920, quando i neri non potevano nemmeno camminare sullo stesso marciapiede dei bianchi o rivolgere loro la parola, in un salotto pieno di belle stoffe, uomini bianchi e neri si amavano e facevano dello spensieratissimo sesso scatenandosi in orge interrazziali. Il tutto con dovizia di particolari: nulla è lasciato all’immaginazione in foto che – per la disinvoltura dei soggetti – sembrano estratte dall’ultimo numero di una qualsiasi rivista hard attualmente in edicola.
Curiosando tra le pagine di BigKugels, scopriamo che i predecessori di Beefcake trattavano i loro modelli come opere d’arte: loro erano sculture classiche rappresentate nella vita vera, languidi giovani preraffaelliti sulle rocce, atleti olimpici e soldati romani che posavano sui campi tedeschi o negli studi di Parigi. Proprio nella capitale francese, lo Studio Arax produsse opere straordinarie tra il 1930 e il 1950, usando come modelli i più bei giovani atleti e attori dell’epoca.
Rari ed eccezionali sono i nudi maschili del fotografo Arundel Holmes Nicholls, dei primi del 900: atleti in pose naturistiche e gruppi di ragazzi che corrono nudi sui prati teutonici. In quel periodo infatti, si diffondeva in Europa la teoria che grandi dosi di esercizi all’aperto e al sole facessero bene al corpo e allo spirito. In Germania, molti addestramenti militari si tenevano all’aperto e completamente nudi, permettendo a fotografi come Nicholls di lasciare ai posteri delle opere d’arte di altissimo valore storico.
Il santo patrono dei fotografi amatoriali fu Earl Forbes, che scattò le immagini più belle con una macchina fotografica Kodak Brownie che gli costò ben 2 dollari e 95.
Ma prima di loro, nel 1894, Max Koch e Otto Rieth fecero una serie di 100 scatti che chiamarono "Der Akt" (Il Nudo). I due artisti fotografarono dei modelli nudi che interagivano con l’architettura circostante. A volte utilizzarono dei giochi di specchi che triplicavano il modello, dando l’impressione di tre figure attorno ad una singola colonna.
Tornando al ‘900, scopriamo che il grande sogno di un modello era quello di lavorare con i fratelli Fred e William Ritter al YMCA di New York. I Ritter spesso posavano anche con i loro artisti. Nel periodo che va tra i forzuti e Beefcake, troviamo Edwin F. Townsend, il maggior fotografo degli anni ’20. Una serenità da Grecia classica pervade le sue opere, staccandolo dai suoi predecessori e aprendo la strada ai suoi successori.
Il suo modello favorito fu in assoluto Tony Sansone, un attore e ballerino di New York. Tony era considerato il fisico maschile perfetto tra gli anni ’20 e ’30. Così lo descrisse Arthur Lee: "Un uomo dalle forme più belle di qualsiasi statua greca, le cui proporzioni e le sue forme sono rare e ritmiche. Tony Sansone è il fremito, il brivido e la disperazione di ogni vero artista."E mentre Sansone invecchiava e apriva numerose palestre nella Grande Mela, arrivavano i giovanottoni di Beefcake che imitavano le modelle dell’epoca, note come "pin-ups" o "cheesecake". Le foto dei ragazzi però, venivano distribuite in segreto e per mezzo di sotterfugi, spacciate come illustrazioni mediche. Malgrado le difficoltà, i lavori di artisti del calibro di Bruce of L.A., Douglas di Detroit, Lon di New York, Bob Mizer e la Athletic Models Guild, erano straordinari.Ma per poter parlare di tutti gli artisti che hanno fatto la storia del nudo maschile ci vorrebbero troppe pagine: lasciamo quindi la parola alle immagini.
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di Lily Ayo
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