Daryll Rowe, 26enne parrucchiere sieropositivo di Edimburgo, è finito a processo dopo aver infettato diversi ragazzi conosciuti su Grindr. Volontariamente, sostiene l’accusa, perché consapevole del proprio stato di salute.
Nell’aprile del 2015 Rowe scopre di essere sieropositivo, rimorchia una decina di ragazzi sulla celebre app omosessuale, li rassicura della propria condizione di salute, insiste sull’uso del codom e tra l’ottobre del 2015 e il dicembre del 2016 ne infetta almeno quattro. La polizia, una volta entrata in casa sua, ha rinvenuto una scatola di preservativi bucati, apparentemente di proposito.
“Ho l’Hiv. Lol. Forse hai la febbre, perché ti ho trasmesso l’Hiv. Ooops“. Con questo breve messaggino sms Daryll avrebbe successivamente informato uno dei ragazzi portati a letto, per poi insistere con un altro di loro: “Ho rotto il preservativo. Sei così stupido e neanche te ne accorgi“.
Pesanti le prove a carico dell’accusa, che insiste sulla premeditazione. “Era stato avvisato del fatto che se avesse consapevolmente infettato qualcuno poteva essere perseguito. Secondo il dottore iniziò a rifiutare i farmaci che avrebbero ridotto i rischi di trasmissione“.
Al momento del fermo Rowe negò di essere sieropositivo, per poi doverlo ammettere dinanzi alla propria cartella medica ritrovata dalla polizia. “Era pienamente consapevole, la sua era una campagna, cinica e deliberata. Sfortunatamente, una campagna che ha avuto successo”, ha detto il pubblico ministero Caroline Carberry che si sta occupando del caso. Processo in corso e sentenza particolarmente attesa, con Daryll che rischia fino a 10 anni di carcere.
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Paragonabile ad un terrorista, un terrorista sessuale se così lo possiamo chiamare.
Dimostrazione che i gay sono come proprio gli etero: stronzi. Speriamo gli diano 30 anni per lesioni aggravate.