Il sindaco di una cittadina israeliana, Moshe Abutbul, appena rieletto dalla comunità ortodossa alla guida di Beit Shemesh, ha dichiarato che nella sua città non ci sono gay.
“Non abbiamo di queste cose qui – ha risposto da una domanda di Channel 10 -. Grazie a Dio questa città è santa e pura”. Il primo cittadino ha poi aggiunto che degli omosessuali dovrebbero occuparsi la polizia e il ministero della Salute.
“Ci sono centinaia di gay e lesbiche a Beit Shemesh – ha commentato Segev Israel Afriat, abitante della cittadina – e rattrista che il sindaco pensi che sia una questione da ministero della Salute o della polizia”.
Il direttore della Open House for Pride and Tolerance di Gerusalemme, Elinor Sidi ha aggiunto che “da persona nata e cresciuta a Beit Shemesh, posso solo denunciare la trasformazione che la città sta subendo da un paio di anni. Xenofobia, ignoranza, omofobia e razzismo hanno sostituito il calore che una volta caratterizzava i cuori degli abitanti”.
L’Associazione di Gay, Lesbiche, Bisessuali e Transgender di Israele ha denunciato quello che secondo il presidente dell’associazione “costituisce incitazione, incoraggia le aggressioni e il disprezzo nei confronti delle persone lgbt”.
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