Finisce tra 4 giorni il Sinodo sui giovani, svoltosi dal 3 ottobre in Vaticano.
Tra i tanti temi trattati, si è parlato anche di matrimonio egualitario, della comunità LGBT+ e della possibilità di persone omosessuali di iscriversi in seminario. Ieri è stato presentato il documento finale, che riassume quanto discusso durante il Sinodo di quest’ultimo mese. I 252 padri presenti avranno tempo fino ad oggi per proporre ulteriori modifiche, prima della votazione di sabato.
Tra i 173 paragrafi che sintetizzano l’evento, qualcuno verterà anche sulle tematiche LGBT+. Questa è la conferma del cardinale Louis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, nelle Filippine. “Negli interventi in aula e nei gruppi linguistici la questione, l’approccio della Chiesa alla comunità dei cosiddetti Lgbt, è stata presente, è stata sollevata molte volte“, ha spiegato. Ma non ha saputo dare ulteriori informazioni, quindi non si sa se la tematica gay sia stata affrontata positivamente o negativamente.
Critiche anche per la dicitura LGBT
Da tempo ormai era certo che durante il Sinodo dei giovani si sarebbe parlato anche della comunità omosessuale, come certificato dal documento intitolato “Instrumentum Laboris. I giovani, la fede e il discernimento vocazionale“. All’interno del testo era presente la dicitura LGBT, da molti vista come un tabù. E che così doveva restare, secondo alcuni. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, aveva affermato con sicurezza che ci sarebbe stata una discussione anche sulle nozze gay, tema che avrebbe diviso molti vescovi e che aveva già creato tensione tra i vescovi più conservatori. Charles Chaput arcivescovo di Philadelphia, da tempo, aveva dimostrato tutta la sua contrarietà. Non solo nel parlare di omosessualità, ma anche semplicemente nell’uso della sigla che identifica la comunità.
Il cardinale Tagle, da parte sua, nel corso della conferenza ha invece affermato: “L’appello alla Chiesa di essere accogliente. Una Chiesa che guarda all’umanità di tutti, è sempre presente, non solo su un singolo tema, ma come spirito di fondo“, ha spiegato. E riguardo al documento finale: “Abbiamo avuto la bozza solo questa mattina, ed è spessa. Passeremo il pomeriggio e la sera a leggerlo. Ma devo dire che penso che il tema (dell’omosessualità, ndr) nel documento sarà presente, in che forma e con quale approccio non so, ma sono fiducioso che sarà parte del documento“. Sulla possibilità che le persone apertamente omosessuali possano frequentare il seminario, Togle ha spiegato che devono rispettare dei requisiti per decidere se accettare o meno una persona. Ma spera che l’orientamento non discrimini l’accettazione o meno.
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