Chris Brodman, 34 anni, è stato trovato morto nella sua casa nei pressi di Tampa, in Florida: era un sopravvissuto alla strage al Pulse Club di Orlando.
Lo sceriffo della contea di Hillsborough ha confermato il decesso, aggiungendo che dopo la prima constatazione non sono stati trovati segni di violenza fisica sul corpo. Sono in corso gli esami tossicologici, che riveleranno se Chris è morto per una dose legale di droga o farmaci o per cause naturali.
Il ragazzo è venuto a mancare dopo quasi tre mesi dalla strage: aveva da poco realizzato un tatuaggio per commemorarne le vittime. “Non riesco ancora a credere che il mio piccolo sia andato via. Non riesco a dormire, non riesco a respirare non so come farò ad andare avanti senza di lui”, scrive il suo ragazzo su Facebook.
Chris aveva rilasciato numerose testimonianze a quotidiani locali dopo il massacro: aveva dichiarato che durante la sparatoria era a fumare e che si è nascosto sotto un tavolo nell’anticamera del locale prima di scappare. Quella sigaretta gli salvò la vita: “Da fuori pensavo che gli spari facessero parte della musica, poi ho guardato dentro e ho visto il sangue, realizzando cosa stava accadendo”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.