Ventuno studenti sono stati arrestati in Nigeria per aver fatto sesso gay, secondo un giornale locale.
Gli arresti sarebbero stati effettuati in due politecnici di proprietà statale ad Asaba, nello stato del Delta, dove si sostiene che gli studenti di sesso maschile facessero sesso con altri uomini a scopo di lucro.
Una portavoce della polizia di stato, Celestina Kalu, ha confermato gli arresti e ha detto che gli investigatori si sono mossi dopo segnalazioni ricevute. “Abbiamo una buona ed autorevole soffiata sul fatto che questi studenti maschi facessero sesso anale”, ha dichiarato al giornale con orgoglio. “I sospettati, sotto interrogatorio, hanno fatto dichiarazioni utili alla polizia e quindi le indagini riprendono a pieno ritmo”
Il sesso gay è un reato in Nigeria, punibile fino a 14 anni di reclusione negli stati dove non c’è la Sharia, mentre negli altri è punibile con la lapidazione-
Nel mese di maggio, altri 21 giovani uomini sono stati arrestati a Ibadan con l’accusa di essere in un ‘clan gay.’
In questa situazione così accesa, Papa Francesco partirà mercoledì per un viaggio di cinque giorni, che lo porterà in Kenya, Uganda ed in Repubblica Centrafricana. In molti paesi africani, gli omosessuali subiscono discriminazioni e finiscono in carcere. Le leggi del Kenya prevedono pene detentive di fino a 14 anni come punizione per gli atti omosessuali.
L’Uganda ha attirato l’attenzione del mondo nel 2013 per una legge contro l’omosessualità che ha introdotto pesantissime sanzioni penali per atti omosessuali, tra cui la possibilità del carcere a vita. La legge è stata poi poco dopo annullata per un cavillo, quando – su pressione degli stati occidentali – proprio per questa nuova legge la Banca Mondiale aveva deciso di annullare 90 milioni di aiuti internazionali.
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