BERNA – Ha rassegnato le dimissioni Monika Spring, la portavoce del Partito popolare democratico di ispirazione cristiana (PPD) che ha dato dell’imbecille al Papa e ha descritto la chiesa cattolica come «la più grande organizzazione omosessuale del mondo».
Le clamorose dichiarazioni riportate ieri dalla stampa domenicale, che hanno suscitato grande sconcerto in Svizzera, sono state pronunciate alla presenza di giornalisti in margine della sessione invernale delle Camere federali. Il segretario generale del PPD, Reto Nause, ha già preso le distanze precisando che le esternazioni di Spring non rispecchiano l’opinione del partito di ispirazione cristiana. La presidente Doris Leuthard non ha ancora parlato del tema, ma è attesa una reazione ufficiale del partito nelle prossime ore.
Da parte sua la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) non vuole essere coinvolta nella vicenda. «Le affermazioni si commentano da sole», ha indicato il portavoce Mario Galgano. «Conosco Monika Spring molto bene», ha proseguito Galgano, aggiungendo di voler affrontare l’argomento direttamente con l’interessata.
Spring è portavoce del Partito popolare democratico dal 21 marzo scorso. Secondo la stampa, nell’occasione descritta ha manifestato l’intenzione di uscire dalla Chiesa, mettendo fra l’altro alla berlina la morale sessuale del Vaticano, che vieta l’uso del preservativo: in tal modo – sosteneva la Spring – il Papa condanna innumerevoli persone a morte attraverso l’Aids.
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