Tre giorni ancora e a Taiwan si terrà il referendum sul matrimonio egualitario, reso possibile da una sentenza favorevole da parte della Corte Costituzionale.
Nell’attesa circa 100.000 persone hanno partecipato ad una manifestazione a favore delle nozze gay, avvenuta il 18 novembre vicino al palazzo presidenziale nella città di Taipei.
L’evento è stato organizzato dalla Taiwan Gender Equality Education Coalition, che ha invitato le persone a “proteggere ogni famiglia e a garantire che siano tutte rispettate allo stesso modo”.
“Questo è un momento cruciale per l’uguaglianza nella regione, dato che Taiwan è destinata a diventare il primo Paese in Asia a riconoscere l’uguaglianza dei matrimoni”, hanno tuonato dal palco. Lo scorso 29 ottobre in 130.000 parteciparono al Pride.
Sulla scheda elettorale del 24 novembre i cittadini di Taiwan troveranno nove quesiti referendari, cinque dei quali riguarderanno i diritti LGBT +.
Le persone LGBT + sono incoraggiate a votare “no” alle proposizioni 10, 12 e 11, che vogliono vietare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, segregare le unioni omosessuali e limitare “l’istruzione relativa alla storia omosessuale” nelle scuole. Gli attivisti hanno invece invitato gli alleati LGBT + a votare “sì” alle proposizioni 14 e 15, che cercano di “garantire i diritti delle coppie dello stesso sesso a sposarsi” e a salvaguardare lo status dell’istruzione sessuale LGBT inclusive.
3 giorni ancora, e Taiwan potrebbe fare la storia dell’Asia.
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ci arriveremo pure noi? nah, non penso.