"Nella vita comune i gay in genere sono stati vittime di abusi". Lo ha detto durante una pausa della sua lezione sulle "tecniche investigative in tema di violenza sessuale con riferimento alla pedofilia", l’avvocato, professore ed ex deputato Carlo Taormina nei locali di Tor Vergata di Roma. E si è spinto oltre arrivando a dichiarare che "il minore che subisce abusi a 12-13 anni, ha già sviluppato tendenze omosessuali, ha avuto forti pulsioni sentimentali magari con l’amico". Affermazioni gravissime, soprattutto se pronunciate da un avvocato della fama di Taormina e, per giunta, mentre insegna a degli studenti universitari.
"Sono menzogne pericolose, chi le pronuncia lo fa cinicamente per visibilità – ha dichiarato Paola Concia, deputata del Pd-. Frasi come quelle dette da Taormina portano dolore in tante famiglie, purtroppo mai come adesso in Italia c’è un’onda di omofobia, di intolleranza, c’è un imbarbarimento generalizzato. Del resto quando le istituzioni arretrano, arretra anche la società. Ciò che è certo è che simili espressioni non sono degne di una società civile: se quelle frasi hanno ferito me, immaginate che tipo di conseguenze possono esserci su tante famiglie, su tanti ragazzini e ragazzine".
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