Congedo matrimoniale per i dipendenti omosessuali. La decisione, questa volta, è del Teatro Massimo di Palermo che diventa così il primo teatro d’Italia a riconoscere alla coppie gay e lesbiche che si uniscono in matrimonio o usufruiscono delle unioni civili, gli stessi diritti dei dipendenti eterosessuali. Il prestigioso ente teatrale siciliano ha siglato un accordo con i sindacati che introduce la novità tra i suoi lavoratori.
Il sovrintendente dell’ente, Francesco Giambrone, l’ha definito “un atto di civiltà di un teatro che vuole essere solidale con tutti i suoi lavoratori”.
“Il Massimo assume un ruolo di primo piano e di stimolo sul tema dei diritti dei lavoratori” aggiunge il sindaco Leoluca Orlando, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.
L’amministrazione comunale del capoluogo siciliano è da sempre molto sensibile alle istanze della comunità LGBT. La sindacatura Orlando, infatti, ha approvato il registro delle unioni civili ormai due anni fa e concede il patrocinio al pride, a cui partecipa sempre il primo cittadino con alcuni assessori della giunta, da anni. Orlando ha anche fatto sapere di essere pronto a trascrivere i matrimoni egualitari celebrati all’estero. Sempre a Palermo, già l’azienda municipalizzata dei trasporti aveva adottato la stessa decisione che adesso l’ente teatrale ha fatto sua. Il Teatro Massimo da tempo illumina le imponenti colonne della sua facciata con i colori della bandiera arcobaleno in concomitanza con la settimana delle celebrazioni del pride.
“Con questa scelta di civiltà il Teatro Massimo si conferma un’istituzione vicina alla comunità LGBTI – commenta il presidente di Arcigay Palermo Mirko Pace -, dimostrando che oltre a colorasi di arcobaleno per il Palermo Pride e il 17 maggio, oltre a mettere a disposizione le sue magnifiche sale per gli eventi delle associazioni LGBTI, si possono fare gesti più concreti che hanno ricadute sulla vita lavorativa delle persone”.
“In questi anni l’Arcigay di Palermo insieme alle altre associazioni che compongono il Coordinamento Palermo Pride – conclude Pace – ha svolto un ottimo lavoro con tutte le realtà istituzionali e sociali della città: giorno dopo giorno si raccolgono i frutti”.
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