Un ferragosto macchiato dall’omofobia, quello andato in scena a Teramo. Come raccontato nei giorni scorsi, Nicola (nome di fantasia) era in compagnia di alcuni amici in un ristorante molto noto della costa. In bagno, gratuitamente, due ragazzi dietro di lui hanno iniziato a offenderlo con battute omofobe, indicandolo e continuando a offenderlo.
Denunciato da Arcigay Teramo, il delinquenziale episodio è rimbalzato su tutti i media nazionali, con il gestore del locale che ha riconosciuto le vicende descritte nella testimonianza del ragazzo, chiedendo un incontro per chiarire la sua posizione e porgere le proprie scuse per quanto successo, che lo ha colto assolutamente di sorpresa, dato che non conosceva la motivazione dell’aggressione.
Dopo esserci confrontati con l’associazione ci siamo resi conto che non avevamo compreso in pieno cosa fosse accaduto realmente, forse a causa dalla stanchezza del periodo, preoccupandoci unicamente di non far degenerare la situazione. Abbiamo assistito soltanto alla fase finale dell’episodio dal quale prendiamo ampiamente le distanze. Siamo stati e saremo sempre contro ogni forma di discriminazione.
“Felice che il ragazzo vittima di violenza abbia potuto confrontarsi direttamente con i titolari della struttura, l’Arcigay è inoltre soddisfatta che questi ultimi abbiano preso pubblicamente le distanze dall’accaduto, in modo chiaro e senza esitazione. Mantenere viva l’attenzione su simili episodi resta fra gli obiettivi imprescindibili di Arcigay Teramo che da sempre si batte per dar voce a qualsiasi vittima di discriminazione“, hanno commentato i responsabili Arcigay di Teramo.
Il proprietario, dinanzi all’aggressione, aveva riaccompagnato al tavolo il povero Nicola da un ingresso secondario, chiedendo a lui e ai suoi amici di “lasciar correre, se foste intelligenti”. Passato qualche giorno, e scoperta la vera natura dell’aggressione, le scuse.
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A simili " fattacci " , dovrebbero corrispondere fatti ( licenziamento di simili individui ) , non parole !